Avventure nel Regno di Porcellana è il silentbook che ha vinto l’ultimo contest di Carthusia, l’autrice è una giovanissima illustratrice ceca, Katerina Illnerova, che mostra molto talento.
Il racconto era quello che più mi aveva incuriosita tra le opere finaliste che avevo avuto modo di vedere a Bologna: l’ambientazione che tanto ricorda le porcellane cinesi blu del periodo Ming mi aveva subito “chiamato”.
Lo spunto, come anche l’autrice suggerisce nella dedica («A chi si lascia affascinare dagli oggetti ordinari di tutti i giorni»), è l’osservazione della bellezza - a volte ritenuta superflua o invisibile - degli oggetti quotidiani. Tra questi, in effetti, tra i più scenografici ci sono i temi decorativi delle porcellane cinesi che, non di rado, sono finemente impreziosite da scorci narrativi, complesse trame floreali o figure della tradizione e del folclore orientale.
Questa storia nasce, dunque, come una piccola elegia delle tazze, delle ciotole, dei piatti e dei vasi decorati con il suggestivo blu e le intreccia all’avventura di un pescatore rosso.
Un pescatore piccolo piccolo si gode placidamente le onde tranquille del suo vaso, sotto i peschi in fiore, ma una folata di vento gli strappa, d’un tratto, il cappello e innesca una rincorsa affrettata. La superficie della porcellana, dunque, prende vita nelle sue linee sinuose che riproducono il movimento: il pescatore inizia ad attraversarle, ma nel farlo, varca i confini fisici dell’oggetto, come se si creasse un mondo parallelo alla realtà, costituito da tutte le illustrazioni delle porcellane.
Da un vaso alla brocca, da una ciotola ad un piatto… il cappello fugge e il protagonista lo rincorre e insieme a lui noi attraversiamo un mondo.
Così come ci avevano suggerito i quadri animati di Harry Potter, così in questo silentbook il piccolo protagonista ci suggerisce un mondo fatto di draghi e mari, piante e pesci, animato e vivo.
Il pescatore si trova a dover fare i conti con correnti impetuose, ma anche con motivi geometrici e floreali che, nella foga, travolge e ingarbuglia o a cui si appoggia, in equilibrio precario, per passare al piatto successivo.
Come parte del mondo blu delle porcellane il protagonista si trova a fronteggiare draghi e montagne impervie e poi ancora pesci gatto sinuosi, dovrà stare molto attento a non svegliare la tigre, ma poi troverà ristoro tra gli alberi carichi di frutti e tra funghi giganti.
La storia è semplice e le illustrazioni belle, sebbene mostrino alcune rigidità che sono certa il tempo e il talento dell’autrice armonizzeranno sempre più. Lo sfondo grigio focalizza l’attenzione sulla vicenda, avrei però amato seguire questa storia nello sfondo vivo di una casa!
Rimane una storia ben raccontata e da raccontare e immaginare, che dona uno sguardo curioso sugli oggetti quotidiani e sulle storie che si nascondono sulle superfici di ogni cosa, senza quasi che ce ne si renda conto.