Jim Ottaviani è scrittore divulgativo, specializzato in approfondimenti e biografie di scienziati e scienziate. In Italia è presente una premiata biografia dedicata a Hawking, pubblicata da Bao, e un volume collettaneo sulla vita delle studiose che si sono dedicate ai primati, edita da Il castoro. Per un editore inusuale come Alpha Test arriva in questi mesi sugli scaffali un volume dedicato al percorso duro e laborioso che le scienziate e le donne pilota hanno dovuto compiere per arrivare a partecipare alle missioni spaziali: Astronaute. Donne all’ultima frontiera.

Il volume è, dunque, un fumetto, ma è soprattutto un denso testo storico-divulgativo.

A partire da una cornice che dà voce a Mary Cleave (1947-2023), grande astronauta e scienziata americana, quella che si dipana agli occhi dei lettori è la storia degli inciampi, dei sabotaggi, dei tentativi e delle lotte che le donne, che volevano partecipare le missioni spaziali, hanno dovuto affrontare a partire dagli anni ’50.

Il testo è ricchissimo di riferimenti storici come la contrapposizione Stati Uniti/Urss nella corsa aerospaziale e solo nell’ultima parte si trasforma in una narrazione (auto)biografica riguardante la vita di Mary Cleave. 

I contenuti storici, politici e tecnici sono declinati attraverso episodi precisi, narrati in sequenza e animati dalla narrazione schietta del fumetto che stempera la pesantezza del nucleo nozionistico, grazie anche a scambi e avvenimenti surreali e umoristici.

Il tratto di Maris Wicks è felice e riesce ad armonizzare la quantità di testo delle didascalie e dei fumetti, attraverso vignette efficaci, comunicative, ironiche e coinvolgenti, mantenendo un buon ritmo pur nella rigidità e regolarità delle gabbie.

Tutto incomincia con una piccola Mary Cleave che non vede l’ora di partire per lo spazio, ma che si scontra con una dura verità: 

«Il corpo degli astronauti non accettava le donne adulte. All’epoca solo i piloti collaudatori militari potevano diventare astronauti, ma le donne non potevano diventare piloti collaudatori militari. Così andavano le cose o, meglio, non andavano. E non perché noi donne non sapessimo volare. Io sono diventata pilota a 14 anni»

A partire da questo incipit, il testo inizia a raccontare l’esperienza delle donne-pilota russe, ma anche dei primi esperimenti che alcuni medici americani decisero di svolgere sulle donne, spinti probabilmente dalla curiosità di comparare la predisposizione dell’altro sesso allo stress dei voli spaziali. Test che sancirono un’equiparabile resistenza alla fatica e allo stress, una medesima resistenza fisica a fronte di un consumo di ossigeno e di nutrimento inferiore!

Ma evidentemente lo scoglio più difficile da superare era un pregiudizio della società, che ancora non concepiva che le donne potessero aspirare a qualcosa di diverso dalla cura della casa: se c’erano già tanti uomini disponibili per un lavoro specializzato rivolto a poche eccellenze, perché mai si doveva faticare e investire denaro per permettere anche alle donne di farlo?

Il tono mantenuto in tutto il fumetto mostra, in tante situazioni, l’ottusità maschile, ma non diventa mai recriminatorio o denigratorio: mostra come il pensiero fosse parte di una concezione della società e non una colpa dei singoli (che poi spesso si ricredettero!).

Gli episodi ridicoli e svilenti non sono mai commentati esternamente dal narratore, ma lasciano che ciascun lettore possa dedurre la cecità di alcuni politici e anche di alcuni militari dall’evidenza dell’accaduto.

Tuttavia, nonostante le costanti resistenze maschili, quello che divenne evidente a tutti era che il mondo scientifico aveva bisogno delle donne, aveva bisogno di uno sguardo diverso e di una capacità di ragionare non per forza omologata.

L’aumento del numero degli accessi universitari evidenziò infatti l’eccellenza di numerose donne e permise l’approdo di molte di loro alla NASA, nelle fasi di progettazione e nei dipartimenti ingegneristici, e infine anche negli equipaggi pronti a lanciarsi nello spazio!

La storia lascia spazio al racconto autobiografico della Cleave: dalle sue lauree, ai suoi interessi, fino al colloquio che la fece entrare alla NASA. Attraverso le sue parole veniamo edotti di tutte le diverse prove di addestramento degli astronauti, anche se la narrazione mostra in modo evidente che, aldilà delle doti fisiche, la preparazione scientifica, il pensiero divergente e anche la forza e l’intesa del gruppo siano i veri ingredienti a fare la differenza.

La creazione di un clima di rispetto e di stima che includeva le donne, grazie a figure chiave che vollero e lottarono per questo, mostra come l’integrazione non sia stata un cedere alle richieste di qualcuno, ma un rendersi conto della potenzialità del coinvolgimento delle donne.

Gli episodi divertenti e umoristi non mancano: come quando gli ingegneri della NASA pensarono a dei kit per le donne che volessero truccarsi nello spazio, o come quando la liberazione degli scarti del wc durante la prima missione della Cleave creò una sorta di cometa.

Il livello pratico di addestramento e di lavoro viene dettagliato in modo interessante: il problema delle briciole in situazioni di assenza di gravità, la necessità di sopportare pressioni fortissime sul corpo, la banale necessità di adattare le tute degli uomini a quelle delle donne, il problema degli assorbenti… ma la quotidianità si lega a riflessioni più ampie sia di tipo sociologico e culturale (le donne lottarono per essere considerate scienziate competenti prima che bei volti), ma anche tecnico: essere specializzati in diversi ambiti scientifici (matematici biologici, ingegneristici) sono requisiti quasi più importanti che saper pilotare!

Questo fumetto rende onore alle donne che non si arresero di fronte a rifiuti ingiustificati e che permisero ad altre donne, ugualmente tenaci, di raggiungere un obiettivo che non è solo quello di diventare astronaute, ma che, come testimonia molto bene la bella tavola finale con un astronauta dentro la tuta di cui è impossibile definire il sesso, è una questione di sguardo sul proprio futuro: 

«E voi chi volete diventare?»

Astronaute. Donne all'ultima frontiera Jim Ottaviani - Maris Wicks - Sergio Rossi (traduzione) 176 pagine Anno 2024 Prezzo 16,90€ ISBN 9788848328562 Editore Alpha Test
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