Regione senza pianure, le Marche scendono dagli Appennini al mare, tra colline e piccole valli dominati da borghi e castelli. Patria di celeberrimi artisti, letterati e musicisti le Marche sono un paradiso di mari limpidi e verdi parchi, puntellato da abbazie (san Benedetto è nato a Norcia!), castelli e cittadine.
Le edizioni nate con finalità turistiche spesso non sono brillanti e non colpiscono per la cura del progetto, invece l’opera dedicata alle Marche e scritta da Silvia Ricci (Le aree protette delle Marche) è ricchissima e molto interessante. Fotografie e illustrazioni si intrecciano, descrivendo il territorio, ma anche le sue leggende, le sue fiabe, i suoi protagonisti. I luoghi più significativi vengono raccontati attraverso dettagli suggestivi e si intrecciano alle tradizioni gastronomiche (avete mai provato il ciauscolo?!?), alla storia dell’arte e alla fauna.
Il viaggio attraverso le aree protette di questa regione diventa un percorso affascinante tra luoghi dalla ricchezza inestimabile.
Un volume ben fatto e approfondito che offre scorci meravigliosi di una regione e della sua storia locale e letteraria.
Le fiabe nate tra questi luoghi non mancano: Calvino ci racconta della furbizia e della gentilezza che salvano sempre i puri di cuore nelle due fiabe L’acqua nel cestello e Il gallo cristallo.
Ho poi voluto ripescare La zona rossa una storia a fumetti di Silvia Vecchini e Sualzo che ha raccontato la tragedia del terremoto in Centro Italia, nel 2016. La ferita che ha colpito quei luoghi rivive nella speranza, nella rabbia e nel desiderio instancabile di andare avanti dei marchigiani.