«Quando sono nato, era tutto nuovo. Tutto stava per cominciare». Ecco io non sono proprio d’accordo che tutto sia incominciato proprio il giorno che Saverio è nato, perché tutto per me è incominciato quando ho visto quelle due righette sul test di gravidanza e per Saverio credo che i rumori, i sapori, le cose sia siano affacciate alla sua percezione ben prima di quel giorno di Dicembre. Però è vero con la nascita si entra in mondo nuovo ed è questo che cerca di raccontare Quando sono nato di Isabel Minhós Martins e Madalena Matoso. L’autrice, che ha lavorato davvero concordemente con l’illustratrice, ha cercato di far emergere questa novità perché adesso potessimo goderne. Le parole essenziali, prive della preoccupazione di descrivere tutto, puntano al nocciolo della sensazione nuova, che si è provata, facendocene riassaporare il gusto. Gli esempi singoli, ma universali, pagina dopo pagina sorprendono facendo rieccheggiare nei lettori esperienze personali: «Che è bello, quando qualcuno ti sussurra all’orecchio». È uno sguardo sorpreso e stupito.Lo stesso si ricrea nelle immagini, per esempio prima era tutto nero, forse non proprio nero, però non si vedevano le cose e poi? Poi è stata un’esplosione di colori! Così da un fondo nero uniforme e uguale a se stesso, ecco il mondo con i suoi colori brillanti, con le sue facce sorridenti: un mondo che aspettava te. Così via via il nostro piccolo protagonista (che è un po’ anche il lettore perché è raffigurato come un piccolo di 3-4 anni?) focalizza le cose che progressivamente emergono dal nero, che lungi dall’incupire le tavole illustrate non fa altro che valorizzare ciò che c’è. Ecco i volti, gli alberi, il tavolo, il cucchiaio, la nonna, gli uccelli…

Due aspetti davvero significativi mi hanno colpito: innanzitutto il protagonista è quasi sempre in compagnia, per mano al nonno, abbracciato al suo cane, seduto con la mamma etc. e poi spesso ha gli occhi chiusi, assorto, ma concentrato a godere dei sensi. Bello! Invita a farlo: «Ascolta i rumori! Senti degli odori?». I disegni mi sono piaciuti: moderni, energici, eccentrici (che bello l’albero degli uccelli! e anche le facce verdi, rosse, gialle), decorativi nelle loro due dimensioni (il banchetto di frutta e verdura è delizioso). Il nero, ribadisco, spesso stigmatizzato, ha qui una forte valenza valorizzatrice: fa da linea e contorno. A Saverio è piaciuto: abbiamo riscoperto i sensi, abbiamo ricopiato gli uccellini, abbiamo riso della cacca di giraffa (che deve fare proprio un gran rumore!), abbiamo sussurrato il suono della foglia “sshh”, abbiamo riparlato di quando era piccolissimo.

«Solo una cosa è certa: ogni giorno, scopro qualcosa di nuovo». Anche a questa frase io farei una postilla, pur condividendola nel suo senso generale: certo di un amore per me, ogni giorno è una scoperta di qualcosa di meraviglioso.

Un libro per riscoprire i sensi, magari per parlare del mondo del fratellino in arrivo o anche solo per gioire delle cose belle del mondo.

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Quando sono nato Isabel Minhós Martins - Madalena Matoso 32 pagine Anno 2011 Prezzo 14,00 € ISBN 9788889210338 Editore Topipittori editore
Isabel Minhós Martins - Madalena Matoso, Quando sono nato, Topipittori
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