Io sono Charlie. In questi giorni gli orrori si sono succeduti a ritmi spaventosi: Parigi, Nigeria, Siria… Sembra quasi di non avere il tempo per rielaborare in silenzio tutto il male che si riversa nel mondo. L’Europa ha fatto da cassa di risonanza alla tragedia che ha colpito Parigi, ma sono mesi che il mondo è martoriato da morti, attentati, uccisioni, tragedie: è un mondo in travaglio. Io e Saverio ricordiamo tutti i bambini in guerra nelle preghiere della sera (peccato che scambi sempre Siria con Sicilia! I bambini siciliani saranno super protetti in questo periodo :D) e in questi giorni gli ho spiegato cosa è successo a Parigi. Poi tra me e me dicevo: come vorrei che mio figlio potesse vivere in un mondo dove poter dire liberamente quello che pensa, senza che nessuno gli spari, ma anche senza che nessuno gli sputi addosso (perché la violenza è sempre violenza, seppur in forme diverse). Vorrei che potesse dire quello che pensa, anche se pensasse delle sciocchezze, perché se avesse la possibilità di dirle, magari avrebbe anche l’occasione di incontrare qualcuno che lo corregga e potrebbe crescere e imparare cose nuove e diventare grande. Così oggi ho pensato di parlarvi di Solo per un giorno di Laura Leuck e Marc Boutavant: un libro di qualche anno fa, ma che mi sembra fatto apposta.
Il libro segue la falsariga del gioco se fossi, se fosse e ci presenta una serie di bambini che, impegnati nelle situazioni più disparate, pensano di poter essere un animale. «Per un giorno, un giorno solo, vorrei alzarmi in volo come una ronzante…». Le rime, ben tradotte ed incalzanti, rendono giocosa la lettura e i bambini riescono a indovinare con certezza l’animale che si vorrebbe essere e che si scopre girata la pagina (Saverio naturalmente li urla a perdifiato!). C’è il piccino sotto la pioggia senza l’ombrello che vorrebbe: «nel Nilo nuotare tranquillo come fa uno squamoso…» o la bambina alle prese con i capelli ribelli a cui piacerebbe: «svegliarsi al mattino con i capelli di un pungente…» o quello che semplicemente vorrebbe arrampicarsi su un albero alto il triplo di sé: «come un agile…». Le situazioni rientrano tutte nell’orizzonte dei desideri dei bambini, lasciandoli sognare e sorridere immaginandosi descritti. Inoltre, come se i testi non bastassero, Marc Boutavant riesce con bravura a suggerire le risposte ai suoi lettori anticipando con piccoli dettagli le diverse trasformazioni: c’è l’apina nel disegno della bambina, c’è Via Nilo, ci sono le orecchie a sventola dell’intraprendente scimmiotto e le cosciotte simpatiche del coraggioso balenottero. A pagine bianche, dove sono quasi solo i contorni colorati a raccontare, l’illustratore alterna pagine traboccanti di colori energetici e vitaminici, riprendendo il ritmo binario del testo.
Quello che stupisce dell’illustratore belga è come i colori sempre accesi, le figure tondeggianti, l’amore per il decoro non risultino mai stucchevoli, mai zuccherosi, ma piuttosto freschi ed efficaci. Anche in questo caso l’illustratore riesce ad accordarsi alle corde dell’autrice, senza parlarle sopra mai e senza aggiungere niente, eppure mantenendo un’autonomia dell’illustrazione che è sorprendente.
Il gioco potrebbe andare avanti all’infinito, ma l’autrice americana chiude in modo forse scontato, ma significativo: «Ma per un giorno, uno solo, perché… tutti gli altri, senza ma e senza se, voglio esser speciale, voglio essere … me!».
Perché un mondo diverso, un mondo dove vorremmo che i nostri figli vivessero lo costruiamo noi, costruendo il nostro io, preoccupandoci con amore che loro imparino ad amarsi, senza paura di mettersi in gioco.
Un libro in rima, con personalità e divertente, un successo assicurato nelle letture ad alta voce e un gioco non scontato che scommette su di te.
Solo per un giorno
Laura Leuck - Marc Boutavant - Paola Gerevini (traduttore)
32 pagine
Anno: 2009
Prezzo: 12,00 €
ISBN: 9788882793432
Motta Junior editore
Anobii