Oggi siamo molto onorati di ospitare Sonja Danowski, un'illustratrice berlinese che dice di disegnare per preservare la memoria dell'uomo. L'incontro con il suo testo L'inizio è stata una folgorazione e tra poco avremmo modo di riparlare di lei, perché ha appena finito di illustrare un nuovo libro che è uno spettacolo: La casa di paglia, opera del famoso autore cinese Cao Wenxuan (la Cina ci sta molto a cuore perché da lì arriverà il nostro secondo figlio!). La ringraziamo per le tante parole che ci ha dedicato: andate a vedere i suoi lavori esposti a Bologna!
Cosa significa per te disegnare?
Quando disegno non mi sento mai sola. Anche se sono sola nello spazio in cui lavoro, ci si sente come se si stesse avendo una conversazione importante. I miei pensieri e la mia mente inconscia inviano impulsi e guidano la mia mano affinché le matite e pennelli ricreino sulla carta la scena immaginata. Spesso si tratta di un processo molto lungo, ma quando si tratta di disegnare per un albo illustrato sono davvero persistente. Succede così che, avanzando nel corso di una giornata di lavoro, di solito mi senta sempre meglio, ma poi nel profondo della notte sento il dolore della separazione dal mio disegno incompiuto. In questo modo trascorrono settimane e mesi. La coscienza che, con un po' di fortuna, le mie storie arriveranno nelle camere dei bambini in tutto il mondo mi incoraggia a continuare con pazienza sul disegno. Non posso essere presente di persona, ma una grande parte dei miei sentimenti sono memorizzati nelle tavole di ogni mio libro.
In che modo lavori?
La maggior parte delle idee nascono mentre creo e provo. Il risultato finale è una cosa che non avrei mai potuto pianificare all'inizio; ogni immagine mi dà le istruzioni per il passo successivo. Comincio con un disegno a matita per posizionare gli elementi dell'immagine, più tardi inchiostro e acquerello definiscono la luce e il colore. Se la storia la scrivo io, l'intero processo creativo è intuitivo e sorprendente. Mi piace molto questo modo di lavorare ed è bello avere piena libertà di scegliere il tema. Nel mio ultimo libro che uscirà tra qualche mese ho combinato alcuni temi piacevoli: i bambini, gli animali e la musica. È comunque anche gratificante potersi dedicare a temi difficili e collaborare con altri autori. L'inizio è stata la prima storia che è stata affidata alle mie cure da un editore. È stato nel 2011. Sono stato subito colpita dalle parole Paula Carballeira e dal modo intenso e purista della sua scrittura. Il tema della guerra mi lascia senza parole, ma in quel caso ho sentito che il messaggio di speranza della storia di Paula Carballeira doveva diventare un libro illustrato. Le sue frasi mi hanno dato indicazioni chiare e mi hanno ispirato per dipingere le immagini. Nel 2014 ho illustrato invece una storia scritta da Fang Suzhen, taiwanese, e recentemente un romanzo scritto dal famoso scrittore cinese Cao Wenxuan. Queste storie nascono nell'ambiente culturale asiatico e mi hanno portato, senza muovermi, in luoghi immaginari che non ho mai visitato grazie all'incontro con testi affascinanti.
Che cosa ti piace del tuo lavoro?
Amo l'internazionalità del mercato del libro illustrato e la possibilità di connettersi ad altre culture. Mi piace anche la possibilità di prendere le decisioni per me stessa. Amo il mio spazio di lavoro, calmo e luminoso, che è anche casa mia. Amo lo stato d'animo idealista che è necessario a chi fa gli albi illustrati. Amo poter rinviare a luoghi fittizi e creare nuovi personaggi. Amo il pubblico composto da bambini e amanti dei libri. Mi piace che nel campo dell'illustrazione ci siano molte persone affascinanti.
Esiste, secondo te, qualcosa di comune a tutto il lavoro degli illustratori tedeschi?
A prima vista non riesco a vedere alcuna somiglianza generale. Come in Italia, anche nel panorama dell'illustrazione tedesca vi è una vasta gamma di stili e tecniche. Ma ciò che unifica tutti gli illustratori, a prescindere dal Paese di provenienza, è un necessario entusiasmo, una vivida immaginazione e la sensibilità a cui attingere. Queste caratteristiche contraddistinguono anche coloro che fanno tesoro di libri illustrati e scrivono su di essi.
Grazie mille per la tua dedizione alla illustrazione, cara Maria.