Nella mini intervista di oggi, facciamo quattro chiacchiere con Angelo Licciardiello, catanese neanche trentenne, selezionato per la prima volta alla mostra degli illustratori. Per Splen edizioni ha illustrato La volpe Giovannuzza.
In attesa di vedere alla Bologna Children's Book Fair le sue tavole esposte alla mostra degli illustratori, ecco cosa ha risposto alle nostre domande. Grazie!
Illustrare significa tradurre ed interpretare un testo per immagini. Si può paragonare alla pesca. Ti metti sul molo aspetti che qualche pesce abbocchi al tuo amo poi vai a casa lo cucini e te lo mangi.
2) In che modo lavori?
Solitamente la tecnica cambia in base al lavoro. Se sto disegnando per i fatti miei, quindi senza commissioni allora è il momento di rimpolpare la mia ricerca ed insistere su tecniche che non padroneggio. Ultimamente sto cercando di impormi delle regole "divertenti". Sono in un periodo nero quindi nel periodo migliore.
3) Che cosa ami del tuo lavoro?
La cosa che amo del mio lavoro è il disegno. Disegnare è un piacere, una droga per me. Ovviamente diventa stressante e agonistico in certi casi. In generale non posso farne a meno, del disegno.