Sono molto onorata di ospitare oggi Philip Giordano, illustratore italiano che è certo un cittadino del mondo, essendo figlio di madre filippina e padre svizzero, e in più oggi residente in Giappone. L'occasione è data dalla recente selezione di alcune sue illustrazioni per la Mostra degli illustratori a Bologna, per cui incrociamo con lui le dita! Avevo già avuto modo di apprezzare i suoi lavori, ma oggi abbiamo l'occasione di recensire un testo che mi ha molto colpito l'anno appena trascorso e di cui presto potremmo vedere un seguito. Memorizzate le preziose parole che dedica al suo lavoro, perché credo che Quando il sole si sveglia ne sia una sintesi impressionante.
Cosa significa per te disegnare?
Fare una pausa dal mondo che mi sta intorno, crearne uno mio che mi permetta di fare ordine nella testa e stare per un po’ tranquillo.
Forse come diceva Thomas Stearns Eliot
«Il genere umano / Non può sopportare troppa realtà».
In che modo lavori e cosa ami del tuo lavoro?
Amo il lavoro di ricerca che si innesca quando inizio un nuovo progetto come ad esempio collezionare
materiale che possa essere di ispirazione: un libro, una pianta, un vaso di ceramica, il packaging di una scatola trovato al supermercato ma più di tutto amo i momenti di pace e silenzio quando disegno da solo a casa nella mia stanza.