Saltare nelle pozzanghere di Ilide Carmignani e Elena Battista è un piccolo libro che ripropone una struttura narrativa già conosciuta e che vede al suo interno 35 parole intraducibili, raccolte in ordine alfabetico e tratte da 25 lingue del mondo secondo il criterio tematico della “felicità”.

A differenza infatti di alcuni libri che hanno fatto una selezione di tipo lessicale basata esclusivamente sul concetto di intraducibilità, questo piccolo libretto, edito da Rizzoli, prova a proporre una raccolta per campo semantico, presupponendo che il numero di parole intraducibili sia talmente vasto da poter procedere addirittura ad una tematizzazione.

È intrigante la scelta del filtro semantico legato alla felicità, perché quest’ultima è certo un’esperienza universale, ma le piccole gioie della vita trovano una sintesi in minute esperienze quotidiane che diventano uno specchio di una cultura, di un folklore e di uno sguardo preciso.

Ci sono riferimenti a piacevolezze legate alla natura (che in parte sono già state raccolte nell’albo Biofilia), tra cui spicca il ricorrente “stare nudi” per ballare e scatenarsi (mbuki-mvuki), per sentire i raggi del sole sulla pelle (blüttle), per dormire abbracciati con qualcuno (wenjimpat)…

Ci sono naturalmente molte gioie legate alle relazioni: le nottate passate a chiacchierare con un amico che non si vede da tempo (samar), un abbraccio che infonde calore (cwtch), lo sguardo tra persone timide innamorate (mamihlapinatapai), l’effervescenza che scalpita quando parliamo con qualcuno da cui siamo attratti (kilig)…

E poi ancora l’immedesimazione nella musica (tarab), la lentezza con cui gustare cibi e sapori (shemomechama), la gioia di saltare nelle pozzanghere (hoppipolla).

Il piacere si dipana in queste pagine in una galleria di momenti che si possono godere senza bisogno di granché.

Su tutti la mia preferita è goya una parola intraducibile dall’urdu, lingua parlata dai musulmani dell’Unione Indiana, che significa «lasciarsi trasportare da una bella storia al punto da non distinguere più tra fantasia e realtà».

È interessante che tra le 25 lingue da cui sono tratte le parole appaiono anche una lingua nativa americana, la lingua di una popolazione estinta e una lingua africana (l’Africa è un continente spesso assente…). Eccole: bulgaro, giapponese, indonesiano, svizzero tedesco, gallese, scozzese, svedese, portoghese, yiddish, tedesco, francese, norvegese, urdu, islandese, pintupi (lingua aborigena australiana), tagalog, tamil, yaghan (lingua estinta della Terra del fuoco), bantu, italiano, olandese, arabo, georgiano, spagnolo, mi’kmaq (lingua nativa americana).

Alla parola, al riferimento geografico e al lemma che esplicita il contenuto semantico della stessa si accompagnano le immagini oniriche di Anna Godeassi, che con un’impronta adulta animano queste pagine.

L’impaginazione ordinata e l’attenzione ad un’alternanza di colori tra sfondi e riquadri rendono il libro piacevole e non monotono.

Un libro per adulti ma che può essere uno spunto di lettura anche per gli adolescenti per ricordarsi che attorno alla parola felicità c’è una rete di sinonimi che riguardano gli innumerevoli attimi in cui la incontriamo.

Saltare nelle pozzanghere Ilide Carmignani - Elena Battista 80 pagine Anno 2024 Prezzo 18,00€ ISBN 9788817178617 Editore Rizzoli
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