Torna, dopo anni di assenza, uno dei capolavori di Ian Falconer, designer americano che dedicò una serie di albi illustrati a Olivia, maialina esuberante che gli ricordava la sua nipotina (omonima!).
Slegata da ogni pretesa educativa o dal desiderio di proporre qualsiasi modello, questo personaggio entra immediatamente nelle grazie dei bambini con il suo schietto essere bambina con le sue passioni, le sue intemperanze, la sua energia difficilmente “arginabile”.
È proprio questa dimensione spesso iperbolica dell’infanzia, resa perfettamente dalla sottile ironia che nasce tra testo ad immagine, a conquistare i bambini che per una volta non si sentono sottovalutati.
Ed è probabilmente questo atteggiamento di fiducia nelle potenzialità dell’infanzia ciò che rende indimenticabile quest’albo - che mostra alla fine un canovaccio molto conosciuto. L’autore intervistato sul segreto di un buon libro per ragazzi rispose infatti:
«Non sottovalutarli. I bambini lo capirebbero; comprendere il mondo è ciò che sanno fare meglio»
Nell’ottica di un rapporto di stima, l’albo si presenta illustrato in un bianco e nero, sferzato da lampi rosso fuoco e non si risparmia nel citare architetture newyorchesi, quadri famosi e dipinti settecenteschi… scelte coraggiose che raramente si osano in albi per bambini e che Falconer fa, senza abdicare al desiderio di interloquire con i bambini!
L’autore riesce nella moltiplicazione degli esempi a rendere le mille trovate di Olivia, come quando registra semplicemente: «Non si stanca mai»e nella doppia pagina ritrae Olivia intenta ad impegnarsi in mille attività.
Le iperboli continuano in altre scene, come quando si afferma che Olivia «ha imparato piuttosto bene a fare i castelli di sabbia» e la vediamo intenta a costruire un Empire State Building alle spalle della mamma, sulla spiaggia.
Anche l’inserimento di quadri originali come Autumn rhythm #30, capolavoro di Pollock, sembra un’esagerazione, stemperata però da quello che Olivia fa accadere poco dopo…
«“Potrei farlo anch’io in cinque minuti” dice alla mamma. Arrivata a casa si mette all’opera»
Quello che si compone agli occhi dei lettori è un ritratto pennellato grazie ad episodi quotidiani e familiari che pur risultano eccezionali nella loro semplicità. Niente snobismo, ma un’esilarante personalità, guardata da rispettoso passo indietro, con stima e rispetto, come quando Olivia si immerge in pensieri davanti al quadro delle ballerine di Degas e il testo commenta: «Chissà cosa mai penserà».
Le illustrazioni in bianco e nero che non hanno nulla di vezzoso o di coccoloso danno a questo albo una personalità unica che vale la Caldecott che Falconer vinse.
I bambini rimangono affascinati da questa maialina che ha la carica, la voglia e la possibilità di fare ogni cosa.
Un’eroina dal fascino intramontabile!
