Ogni particolare di I bambini e i poeti sembra suggerisce che sia uno di quei prodotti editoriali pensato per adulti bibliofili, appassionati di poesia o di infanzia.

Sto parlando di un piccolo e prezioso libro in 750 copie numerate edito da Else e uscito da pochi mesi.

Questa impressione sembra poi non smentirsi, quando si sfogli il libricino, impreziosito da splendide serigrafie che accompagnano un florilegio di poesie di grandi autori da Eugenio Montale a Giuseppe Ungaretti, da Umberto Saba a Salvatore Quasimodo e a Leonardo Sinisgalli.

Invece, dietro a queste 90 pagine c’è una classe di bambini e il loro maestro, Gianni Faè, che negli anni ’50 furono al centro di una piccola rivoluzione.

Ne parla con precisione e ricchezza Marco Carsetti, nella postazione dedicata alla presentazione di questo volume, dove con dovizia e precisione racconta un periodo - quello che segue la Seconda guerra mondiale - durante il quale il fervore educativo rimise al centro i bambini e l’insegnamento. Grazie Fresco, Don Milani, Mario Lodi, Gianni Rodari e anche Gianni Faè: maestri che si impegnarono a guardare i ragazzi e a ripensare l’istruzione in funzione di un’idea di infanzia nuova, rispettosa, curiosa, valorizzatrice.

In un mondo che aveva spesso guardato i bambini come vasi da riempire di nozioni più o meno forzatamente, quei maestri scardinarono il “saputo” per ripensare la scuola.

Tra questi c’è sicuramente il maestro Gianni Faè che in una scuola veneta (Piccola Europa), negli anni ’50, si accorge che i suoi studenti, figli di contadini, allevatori e boscaioli, incidevano i banchi e decide di trasformare questa abilità - che altrimenti sarebbe stata punita e basta - in una risorsa e in una possibilità per imparare. Nasce un progetto che intreccia la riflessione poetica, l’incisione e la stampa con il torchio.

I grandi poeti del tempo partecipano e donano le loro poesie e uno in particolare, Leonardo Sinisgalli, regala loro molto pragmaticamente anche i costosi strumenti per incidere il linoleum e poi stampare.

I ragazzi intrecciano così un lavoro approfondito sulle poesie che sentono più vicine a loro e si impegnano in una riflessione artistica che diventa opera d’arte.

Quello che i lettori avranno tra le mani, dunque, non è un libro per appassionati, ma è la testimonianza vivente di come i ragazzi possano guardare alla letteratura e produrre arte, incontrando un adulto che li prenda sul serio e li valorizzi.

Fa impressione vedere come i bambini abbiano compreso i testi di questi grandi poeti e li abbiano interpretati in scene semplici e sorprendenti, ricche di emozioni (guardate La veglia o I soldati di Ungaretti!) e di dettagli.

Il legame tra versi poetici e immagini è profondo: chi sono le muse di Leonardo Sinisgalli, si saranno domandati! Con quale partecipazione hanno letto La tredicesima partita di Umberto Saba! E con quale serietà hanno interpretato Alle fronde dei salici di Salvatore Quasimodo!

Non c’è nulla di improvvisato né nella selezione né nel lavoro artistico e il maestro Gianni Faè lo spiega in un breve intervento accluso in appendice: egli credeva in un’educazione cooperativa dove l’adulto potesse accompagnare, guidare e coinvolgere i ragazzi a loro affidati.

«incisioni e lavoro tipografico non erano il risultato di una improvvisazione, di una troppo decantata spontaneità, per la quale ogni scarabocchio infantile agli occhi del profano e, peggio, del patito del metodo appare un miracolo, ma il frutto lentamente maturatosi dallo studio, dall’entusiasmo, dalla disciplina e dalla fatica degli scolari sostenuti da un’affettuosa opera di preparazione remota, oltre che da una vigile e costante presenza del maestro, come logicamente dev’essere, a meno che non si voglia interessatamente gridare al solito prodigio che diventa mostruosità: cosa che desta orrore al buon senso»

Scrive ancora Faè:

«i mesi estivi del 1955 furono le più belle vacanze per i bambini che lasciavano più che mai volentieri il lavoro dei boschi e il pascolo per andare a scavare le tavolette di linoleum e a stampare le cartelle»

Pensate che prospettiva quella della felicità di poter passare il periodo estivo a scuola per fare qualcosa di bello insieme! Luciano, Alberto, Ugo, Ottavio… lo pensavano (sono riportati i nomi precisi di tutti i bambini autori delle diverse incisioni)!

Oltre a tutto questo si aggiunge, naturalmente, il valore di una selezione poetica di grande levatura (30 poesie per 5 autori), sfidante, e che oggi mi chiedo se si sarebbe offerta ad una classe primaria con la stessa passione.

Vorrei che questo libro arrivasse nelle mani di tanti bambini che potessero comprendere le grandi potenzialità che giacciono nel loro cuore e nelle loro mani.

Un libro di grande valore di cui rimangono ancora alcune copie acquistabili sul sito di Else e che vi consiglio di non perdere!

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I bambini e i poeti Gianni Faè (curatela) 90 pagine Anno 2024 Prezzo 20,00€ Editore Else
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