Non pensate ad Innamorati come ad una galleria omogenea di aforismi sull’amore, di frasi meravigliose e ad effetto, pescate appositamente nella mare di frasi, testi e romanzi perché l’amore venga celebrato, no. Di solito le raccolte di questo tipo estrapolano passaggi - anche splendidi - ignorando però la storia complessa che intorno a queste parole nasce.
Hélène Delforge invece raccoglie e intreccia voci diverse, di tempi, luoghi e le lega in un campionario di emozioni e di narrazioni molto vero e commovente.
Tante tante voci (femminili, ma anche maschili!), che raccontano le proprie diverse storie da dentro, da fuori, prima, dopo, durante: ci sono padri, mogli, mariti, innamorati, sconosciuti… Una galleria di incontri vibranti e vividi sull’innamoramento e sull’amore.
I testi sembrano poesie, appunti scribacchiati su un taccuino o registrazioni puntigliose di dialoghi e pensieri che si vogliono imprimere nella memoria: li si assapora con lentezza, uno alla volta, in un turbinio di varietà di epoche e vicissitudini storiche. Sono assaggi, brani di romanzi che immaginiamo vasti come la vita.
L’innamoramento è descritto in tutto quello spazio vasto e intrigante del “prima”, ma sconfina in modo seducente anche oltre quel “sì”, che tante volte decreta la fine dei racconti d’amore.
C’è il sesso, lo struggimento, ma anche l’azzardo, la passione, la sensualità, il rifiuto, lo stupore della scoperta, la frenesia dei sensi, la voglia di toccarsi, il piacere, la felicità quella assoluta, ma anche la quotidianità, le ciabatte, le manie fastidiose, la rabbia, le incomprensioni, la provocazione, la seduzione, ma anche i piedi enormi e le forbici arrugginite, lo strazio doloroso della perdita, il pediatra e i carrelli della spesa.
Si viaggia nel tempo e nello spazio: art noveau, anni ’50, le guerre mondiali…ma anche cultura cinese, giapponese, inuit, americana.
Quello che lega questi uomini e queste donne, protagonisti di storie così diverse è la condivisione di un momento della propria vita: l’immaginabile mistero di due individualità indipendenti e profondamente differenti che in un attimo preciso del tempo e dello spazio si riconoscono e si amano.
Eppure quelle che leggiamo non sono solo parole di innamorati, questo libro ci regala l’intensità di una raccolta di storie d'amore.
«Ho amato centinaia di te. Il ragazzo. Il papà che gioca. Il pazzo che attraversa tutta la città per portarmi un caffè.Il divoratore di biscotti appena sfornati»
C’è un’armonia particolare tra testi e immagini e non ci si meraviglia nello scoprire che la nascita di questi ritratti non ha seguito un percorso stabilito: prima le immagini, prima i testi… in un rincorrersi di ricordi, vissuti personali e immaginati autrice e illustratore hanno contribuito a creare questo viaggio dentro l’amore.
Quentin Gréban crea quadri che non si limitano a imprigionare sulle tavole i protagonisti, ma riescono a comunicare l’intensità dei legami e la complessità delle vicende: i soggetti sembrano quasi indifferenti allo sguardo del lettore e l’intimità che comunicano è quasi dolorosa.
«Questo non è un vestito. È un pacchetto regalo. Sciogli il nodo e scopri la tua sorpresa»
«Mi regali la prova d’amore più vera: la gioia di ritrovarmi»
Tra le pagine si vogliono intravedere alcune eco del volume predecessore, Mamma, e ci si perde immaginando che forse quella mamma è la protagonista di questa storia d’amore…
Un libro struggente e intenso, una raccolta di storie che vi offrirà sicuramente un accento o una parola che vi sembrerà vostra e che vi farà guardare con gratitudine alla persona che amate!
«Quanto ai miei, di pensieri, sappi che non hanno nulla di posato»
[…] Scaffale Basso, 30 gennaio 2020Stylepiccoli.it, 13 febbraio 2020 […]
Concordo in tutto e per tutto con te!
Non ho avuto alcun dubbio nello scegliere questo libro come regalo di San Valentino.
A mio parere la sua bellezza sta nel fatto che racconta quell’amore vero, reale, fatto di istanti, di dettagli, di intimità, che ogni uomo o donna prova inevitabilmente per il solo motivo di essere vivo.
Poi il titolo, nella traduzione italiana, ha la meraviglia di poter essere letto anche come esortativo, trasformandosi in un invito ad innamorarsi.
Splendido!