Continua il progetto di recupero di tutto il patrimonio di Helen Oxenbury dedicato ai più piccoli, a cura dell’editore Camelozampa. Tornano infatti in questi giorni sugli scaffali delle librerie altri quattro volumetti che continuano un percorso imboccato l’anno scorso con Al lavoro, Mi diverto, Mi vesto e Amici.
In un ideale e progressivo percorso che era partito dall’osservazione lenta, attenta e silenziosa degli oggetti della quotidianità dei più piccoli, avanziamo di un piccolo passo, grazie a questi quattro nuovi volumi, che introducono la riflessione sensoriale e l’evidenza della conquista motoria: Sento, Vedo, Tocco e Posso.
Anche la struttura e la progettazione dei volumi fa un piccolissimo passo in avanti rispetto alla consapevolezza dei bambini e, se il formato rimane piccolo, cartonato, con gli angoli arrotondati, con un numero esiguo di pagine, si notano alcuni quasi impercettibili spostamenti che ci dicono che il bambino-lettore ha acquisito delle competenze in più che può mettere in campo.
Innanzitutto appare la parola. L’impostazione narrativa delle pagine dei 3 nuovi libri sui sensi è molto simile ai volumi precedenti: nella pagina di sinistra troviamo un soggetto, delineato con precisione e nominato («farfalla, rana, amico, palla, barba, telefono, orologio, cane…»), nella pagina di destra il medesimo protagonista è parte di una scena in cui un bambino interagisce con lui.
Ecco quindi il bambino che segue nel suo impermeabile una rana che fugge sotto la pioggia, eccolo sdraiato sull’erba mentre guarda un aeroplano sfrecciare nel cielo, eccolo ascoltare rapito l’orologio da polso del nonno oppure ascoltare il ticchettare della pioggia da sotto l’ombrello.
Nell’ultimo volume, Posso, - che apre ulteriormente la strada ad un’evoluzione del bambino - ogni pagina invece è dedicata ad un’azione: «mi siedo, gattono, salto, pesto, ballo, canto…». Una sorta di catalogo di tutte le potenzialità e delle competenze motorie che il bambino, una dopo l’altra, mette in gioco e sviluppa nel grandissimo rivoluzionario anno che lo conduce alla soglia dei due anni.
Le immagini “solite” dell’Oxenbury sono comunicative ma anche abbastanza neutre (il bambino rappresentato è sempre lo stesso? È un maschio? `E una femmina?) e lasciano quel giusto spazio silenzioso anche nelle espressioni facciali - non particolarmente calcate - che permettono al bambino di interpretare ed inserire la propria sensibilità e la propria emozione nello sguardo illustrato
Quattro altri preziosi libretti che potrebbero non sembrare nulla di che, ma che fanno la differenza in una libreria di qualità per bambini piccini (dai 12 mesi) che vogliano essere affiancati da libri per loro e sui loro interessi.