Sono arrivati in Italia quattro piccoli libri di Helen Oxenbury (Che solletico! Buonanotte, Batti le manine, Tutti giù per terra), una piccola rappresentanza di tutta una serie di pubblicazioni dedicate ai più piccoli che fuori dai confini nazionali sono presenti e celebrati da più di 30 anni.

I libri sono adorabili, perché adorabile è il tratto dell’illustratrice e perché, nel pensare ai testi, si è preferita la sintesi e la rima a testi più elaborati e lunghi.

Pochi versi (solo 4!) che entrano subito in testa, come è necessario che succeda con i libri per i più piccini che vogliono essere letti e recitati nelle situazioni reali che il bambino riconosce.

Nell’entusiasmo che ha accompagnato l’arrivo di queste pubblicazioni vorrei però focalizzare alcuni punti che – a mio avviso – li rendono più deboli di quanto si pensi e paradossalmente più godibili per il testo che per le immagini, almeno se consideriamo il punto di vista infantile.

Ciò che vediamo sulla pagina è sempre il bambino, mentre lo spazio intorno e gli oggetti quasi spariscono: nessuno sfondo, nessun accenno allo spazio. Il bianco dietro alle figure è assoluto, ma il bambino-lettore invece subisce un fortissimo fascino di ciò che vede, degli oggetti e dello spazio quotidiano che lo circonda.

Inoltre la rappresentazione umana – perfetta nelle buffissime e reali pose dei bambini, nelle loro mosse ancora imperfette, ma innervate di gioia spontanea – sorvola sulla riconoscibilità della scena, cioè sul fatto che i bambini possano riconoscere una situazione vissuta. Si predilige un coinvolgimento universale del pubblico (sono rappresentati bambini di 4 etnie diverse: causasica, orientale, africana e ispanica), mettendo al centro un tema che - seppur importantissimo - non tocca minimamente l’interesse dei più piccoli. 

Nel desiderio di coinvolgere lettori di diverse provenienze, quindi anche i bambini dai tratti asiatici o quelli dai tratti africani, si sorvola sul fatto che il bambino non riconosca la situazione rappresentata: dov’è il papà? E la mamma? Gli adulti ritratti sono sempre diversi e assistono il quartetto di bambini come in un rapporto di 1 a 4: è il genitore di tutti e quattro? È un genitore che si occupa anche degli amichetti? È un asilo? 

Queste sottolineature secondo me sono meno marginali di quanto si voglia pensare perché, se da una parte qualsiasi bambino piccolo si identificherà senza problemi in un protagonista con tratti somatici diversi dai suoi, non riuscirà a darsi ragione dell’assenza della mamma o dell’alternarsi di mamme, non capirà dove rintracciare quella rappresentazione nella sua esperienza.

I libri – ribadisco – sono dei bei libri con testi orecchiabili, divertenti e coinvolgenti (bravissima Chiara Carminati!), le parole restituiscono il senso di felicità che i bambini provano nel compiere azioni semplicissime: 

«molle melma meraviglia, 

lava, sciacqua strizza e striglia

liscia e spazzola i capelli

ghiti ghiti ai bimbi belli»

Le immagini sono spontanee e bellissime, insomma quattro libretti bon bon, di cui non si può fare a meno anche nella loro imperfezione.

E voi che ne pensate?

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Batti manine Helen Oxenbury 10 pagine Anno 2020 Prezzo 9,90€ ISBN 978880471700 Editore Mondadori
Buonanotte Helen Oxenbury 10 pagine Anno 2020 Prezzo 9,90€ ISBN 978880471703 Editore Mondadori
Che solletico! Helen Oxenbury 10 pagine Anno 2020 Prezzo 9,90€ ISBN 978880471702 Editore Mondadori
Tutti giù per terra Helen Oxenbury 10 pagine Anno 2020 Prezzo 9,90€ ISBN 978880471701 Editore Mondadori
Commenti
30 Marzo 2020
Maria

Il testo è stato pensato e costruito con molta attenzione e può effettivamente sembrare “falso”. Il mondo illustrativo della Oxenbury è molto vasto e può dare la stessa impressione

30 Marzo 2020
Chiara

Dieci dita alle mani… ne avevo sentito parlare così bene! L’ho letto e non mi è piaciuto. Mi sembrava volesse forzatamente piacere a tutti.

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