Di quante conquiste è fatta una vita? Quanti attimi acquistano valore solo per il fatto di essere stati vissuti in quel preciso momento della vita?
Da zero a cento di Heike Faller e Valerio Vidali è stata l’occasione per me di riflettere su questo. 

Siamo costituiti da tante, quotidiane scoperte che hanno valore nell’istante.

Quanto piccola ci sembra l’azione di afferrare un paio di occhiali e quanto grande è invece per un bambino di pochi mesi di vita!

Quanto poco affascinante può apparire, da giovani, il desiderio di godere le piccole cose e lasciare andare i grandi sogni!

Heike Faller immagina cento anni, cento attimi (per la verità 102) nella vita di persone diverse, cento scoperte, conquiste, pensieri… uno per ogni anno di vita.

I testi sono succinti: a volte hanno un tono descrittivo («23 Per la prima volta racconti tutto di te a un’altra persona»), a volte esplicativo («1 1/2 Impari che la mamma quando se ne va ritorna sempre. Si chiama fiducia»), didascalico («22 Se vuoi raggiungere un traguardo, pensa ad ogni piccolo passo necessario per arrivarci»), a volte essenziale («89 È difficile»), a volte interlocutorio («50 Ci sono due grosse forze nella vita. Vieni ancora spinto o vieni già tirato?»).

Le conquiste possono riguardare piccoli dettagli di vita («18 Altrettanto incredibile: all’improvviso ti piace il caffè»), ma anche domande profonde («19 Solo tu certe volte non ti piaci, ci si può cambiare?»), e ricordi che sembrano avere un significato solo nel contesto della vita di qualcuno in particolare («38 Quanta bellezza c’è al mondo! Nel deserto del New Mexico esiste un posto chiamato “Lightning field”. Lì dei pali d’acciaio attirano i fulmini dal cielo»).

Tra le pieghe delle storie, alcuni attimi riecheggiano, mostrando al lettore una trama più profonda che lega i diversi eventi: il libro non è solo una casuale raccolta, ma un viaggio che è la storia di una vita, con tanti episodi che tornano e ritornano ogni volta con un significato differente (soffermatevi sulle farfalle e sui vasi di marmellata!).

Questa struttura testuale acquista, a mio parere, un ulteriore valore alla luce del racconto in appendice al testo, l’autrice infatti descrive quale sia stato il lavoro di riflessione e di raccolta di tutti questi episodi e queste riflessioni: tanti dialoghi con persone, in luoghi diversi e in situazioni completamente differenti. Profughi, direttori di grandi aziende, maturandi nigeriani e insegnanti in pensione dell’Alta Baviera, siriani rifugiati e scrittrici londinesi. 

«Quando si parla di esperienze di vita c’è un problema: suonano vuote finché uno non le può riempire con le proprie. Un modo per aggirare questo ostacolo è sfogliare il libro con qualcuno che ha più esperienza di te e parlare del significato che hanno alcune di queste frasi nella sua vita. Magari la sera prima di addormentarsi, quando si parla di queste  cose con i genitori o i nonni. Almeno così me lo sono immaginato io».

Valerio Vidali correda questo viaggio con immagini perfette: pastose, colorate, particolari, ma universali. Immagini che sanno dare corpo e vita alle parole, ma sempre in modo originale e non scontato: ogni attimo, ogni conquista, ogni esperienza diventa l’abbrivio di una storia, l’invito a raccontare, permettendo di fatto che accada ciò che l’autrice si immaginava. 

La storia di una vita diventa un catalogo di storie da farsi raccontare, da qualcuno di vicino e di amato.

Un libro per adulti che vogliano raccontare di sé ai più giovani, un libro che immagino in mano a dei nonni che possano personalizzarlo con l’avventura e le scoperte della loro vita, regalandone alcuni brani ai propri nipoti.

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Ogni attimo è da vivere Heike Faller - Chicca Galli (traduttrice) 208 pagine Anno 2019 Prezzo 24,90€ ISBN 9788851174095 Editore De Agostini
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