È arrivata sugli scaffali delle librerie una seconda avventura del postino spaziale (Il postino spaziale cosmobanditi motorizzati), un fumetto di Guillaume Perreault, già premio Orbil come miglior fumetto. Il volume, legato al primo ma indipendente e autoconclusivo, ci riaccompagna accanto al Bob, postino dalla barba sfatta e dal carattere indolente che ci aveva conquistato nel primo libro, pronti per un nuovo esilarante giro di consegne.
Il tema della posta crea, per sua natura, un senso di attesa e di imprevedibilità, ma la bontà della narrazione è data dalla capacità di sfruttare questo meccanismo per costruire una storia sensata e interessante e Perrault riesce nell’intento, consegnandoci un secondo volume intrigante quanto il primo.
A sorprenderci subito è il fatto che la consegna quotidiana è una sola:
«“Oggi c’è una sola consegna” “Come? Una sola?” […] “È una lettera. Solo una lettera, Bob” “Solo una lettera? Non c’è nulla di più per il vostro postino numero uno?” […] Questa facile missione sembra piuttosto noiosa al nostro amico. Adesso Bob è abituato a compiti e imprese molto pi eclatanti. Ma in ogni caso, la posta è sacra. Forza, al lavoro!»
A movimentare il giro quotidiano arriva, però, l’affiancamento di una nuova recluta, un’aliena dalla lunga chioma fluente verde acqua che accosterà Bob in giro per l’universo.
Quello che doveva essere una consegna secca e veloce in realtà si tramuta, per una serie di imprevedibili contrattempi, in un’avventura delle più intricate.
Innanzitutto all’arrivo sul pianeta della consegna «Non c’è nessuna cassetta delle lettere, nessun signor re [il destinatario ndr.] e soprattutto nessuna casa».
Per raggiungere il nuovo indirizzo la coppia di postini deve attraversare l’universo e questo determinerà tutta una serie di inconvenienti e di tappe: prima presteranno soccorso a un vagabondo su un asteroide poi saranno costretti a fare tappa in un in un pianeta conosciuto (lo riconoscerete di sicuro!), poi dovranno fare benzina e anche procurarsi qualcosa da mangiare, poi saranno presi di mira da una banda di delinquenti (i cosmobanditi motorizzati)… insomma la consegna si trasformerà velocemente in una fuga!
L’approdo finale presso il palazzo del re, ci regala un serie di piccoli colpi di scena finale, ricchi di umorismo che andranno anche a ripescare uno dei personaggi più esilaranti del primo episodio…
La costruzione del contesto illustrativo è affascinante: i pianeti diversi e eclettici sorprendono e stupiscono i lettori (su tutti, in questo episodio il pianeta gelato delle ciliegie candite!) con una serie di dettagli esilaranti e curiosi che arricchiscono le tavole di microscene da scrutare con attenzione. Tante le citazioni che si rincorrono: dal grande universo di Star Wars che ha fatto storia nell’immaginario, ai diner spaziali che mi hanno ricordato i Pronipoti di Hannah e Barbera… Una certa verve è data anche dall’uso di topoi cinematografici (e letterari) come i poliziotti pigri e i fuorilegge in motocicletta.
I testi sono quasi completamente relegati al discorso diretto e definiscono con vividezza i caratteri dei personaggi: sarcastico e introverso il nostro beniamino, precisa, puntuale e preparatissima la nuova leva, sornione il vagabondo misterioso…
L’attenzione accurata all’impaginazione dei testi, che rimangono nitidi sugli sfondi bianchi, confermano di potersi rivolgere tranquillamente ai primi lettori, ma non solo. Una felice conferma: attendiamo le prossime consegne!