Solo Dance è il primo albo illustrato a cura di Cocai design, una realtà che lavora sulla narrazione della natura nei suoi aspetti meno indagati. Questo libro, in particolare, arriva a riempire una nicchia davvero poco conosciuta su un argomento invece noto e amato dai bambini come quello delle api, che viene spesso anche affrontato capillarmente in ambito scolastico.
In modo inaspettato, infatti, il lettore potrà rendersi conto che la narrazione, offerta ai bambini su questo tema, è fortemente parziale perché si riduce a ragionare solo intorno alle api domestiche, come se queste fossero le uniche rappresentanti dell’intera famiglia degli apoidei.
In realtà accanto alla specie domestica, ci sono decine e decine di specie di api selvatiche («30.000 specie in tutto il mondo, almeno 940 specie in Italia») con comportamenti simili, ma anche profondamente differenti e soprattutto con un aspetto a volte del tutto incompatibile con l’immagine a righe gialle nere che ci siamo abituati ad attribuire a questo insetto.
Solo Dance (il titolo effettivamente non è trasparente sul contenuto del libro ma fa riferimento al fatto che spesso le api siano solitarie e “danzino” da sole) affronta il tema, raccontandolo attraverso schede precise delle diverse specie di api selvatici, una sorta di galleria di identikit con indicati i loro comportamenti, la loro fisionomia e le loro caratteristiche.
«Ape Funerea - Melecta albifrons. Preferenze: polilettica, spesso su fiori di Lamiaceae , come salvia e timo. Ciclo vitale: annuale, vola da febbraio a giugno, con picco ad aprile. Volo: silenziosa e veloce, difficilmente passa una seconda volta dallo stesso fiore. Nido: depone le uova nei nidi di Anthophora. Lunghezza: 13 mm. Parassita. Sì, depone le uova nelle cellette già chiuse di antofora dai piedi piumati. La larva che ne esce uccide la larva residente e ne divora tutte le provviste. Raramente viene scacciata. Pericolosità: innocua, a meno che non sia afferrata a mani nude. I maschi di Melecta albifrons possiedono macchie bianche ben evidenti su addome e zampe…»
Il contenuto di questo viaggio porta alla scoperta di nidi dalle diverse conformazioni e costruiti in luoghi molto diversi, di diverse organizzazioni sociali, di abitudini che a volte possono essere addirittura parassitarie.
Le illustrazioni sono molto chiare e precise e sono apprezzabili anche le scelte dei font dell’interno del libro, c’è un po’ di confusione nell’organizzazione gerarchica degli argomenti (storia, tecniche di impollinazione, sviluppo delle larve…) che non è così trasparente; avrei, infine, fatto una riflessione più precisa a riguardo dell’uso dei termini specialistici che vengono introdotti senza spiegazioni o anticipazioni e che possono risultare un po’ ostici a bambini che affrontino in modo autonomo la lettura del testo.
La collana, in ogni caso, si propone di affrontare temi inusuali ma di realtà alla portata dell’esperienza di tutti e questo ci fa ben sperare nelle prossime uscite!
Se volete acquistare il libro, potete farlo presso l’editore.