Oggi si conclude un mese dedicato alla poesia: in tanti mi avete scritto che mancheranno le rime di prima mattina, pubblicate sulla pagina FB, era un appuntamento inaspettato che regalava un parola diversa ogni mattina. È stato così anche per me!
Proprio per chiudere un cerchio, che idealmente avevamo aperto con un romanzo sulla poesia, vorrei lasciarvi con qualche spunto critico e didattico perché la poesia possa varcare la soglia del cuore di tanti ragazzi che per pregiudizio e poca lettura non conoscono il vigore della poesia.
Il primo strumento preziosissimo è il testo di Donatella Bisutti, La poesia è un orecchio, un’interessante selezione di testi poetici dall’Ottocento alla contemporaneità, introdotti e organizzati in capitoli che tendono a valorizzare lo spirito e il piglio particolare delle diverse poesie. Associando composizioni di indole simile, ma di autori diversi la poetessa e giornalista italiana riesce a creare un’antologia curiosa e affascinante. La poesia è il linguaggio del corpo, è un orecchio, è musica, ha un colore, un ritmo e crea delle immagini. Dentro queste grandi volute riflessive (che corrispondono ad altrettante sezioni del testo) l’autrice declina il suo pensiero, spiegandolo in diverse sezioni e poi lasciando la parola ai poeti, senza commentare ulteriormente, senza parafrasi o chiose: l’autrice ha già dato una chiave di lettura e lascia che il pensiero si sveli attraverso la poesia e l’incontro con le parole.
Così, all’interno de La poesia è un orecchio, comprendiamo che se la poesia necessita di silenzio per poter essere ascoltata aiuta contemporaneamente ad ascoltare il mondo: Leopardi, Quasimodo e Sinisgalli lo esemplificano in modo esatto. Il suono può essere poi il significato della poesia o può cambiare il significato di una poesia, può imitare i suoni della natura o cercare di esprimere i suoni dell’animo. Per ogni passaggio o sfumatura di senso l’autrice offre 2, 3, 4, 5 testi diversi, spaziando tra i più celati e sconosciuti a quelli più noti e antologizzati.
Non c’è un orientamento didattico, Donatella Bisutti vuole semplicemente farci incontrare la poesia, attraverso i mille volti e i diversi caratteri che può mostrare: «capire la poesia ci aiuta a capire noi stessi e capire noi stessi ci aiuta a essere liberi».
Chiara Carminati, altra prolifica poetessa, è l’autrice invece di Perlaparola testo con spiccato carattere didattico che raccoglie l’esperienza di lavoro nelle scuole intorno alla poesia. Il libro viene rivolto significativamente ai «fomentatori di poesia», a figure dunque non tanto preoccupate di insegnare la poesia, quanto di alimentare la scintilla di passione che la poesia innesca, sempre. Attraverso 11 stanze l’autrice approfondisce le potenzialità della poesia e le componenti che aiutano a far emergere queste peculiarità: il silenzio, la voce, la percezione sensoriale, i suoni… Ogni capitolo è un racconto di esperienze personali, di lavoro nelle scuole e con i ragazzi, di citazioni letterarie (in prosa e poesia), di spunti di giochi e attività. I testi poetici proposti sono, a differenza dell’antologia precedente, tutti testi che si rivolgono direttamente ai bambini: «il poeta che parla ai bambini non adatta il suo discorso, ma lo rivolge a loro». Tognolini, Quarenghi, Piumini, Rodari, Scialoja ma anche Silverstein, Wilbur, McGough… nella bibliografia finali poeti italiani e stranieri si mescolano in un turbine di versi che alla fine del testo hanno fatto appassionare anche il più recalcitrante detrattore della poesia. Eppure nello scorrere del testo l’autrice raramente introduce il testo con il nome del poeta, lascia che sia la poesia con le sue immagini e le sue parole a parlare al lettore: in fondo capita spesso di confondere LA poesia con UNA poesia.
Chiara Carminati ha un piglio spensierato e molto ironico, ma non per questo, anzi forse per questo, il discorso è preciso e molto vero. Imparerete a scrivere poesie che stanno nello spazio di una banconota, a leggere brani tutti d’un fiato mentre un boa constrictor vi si stringe addosso, imparerete ad essere generosi e gratuiti e ad ascoltare con gli occhi e a guardare con le orecchie.
Infine uno strumento che è più un corollario e una proposta che un’introduzione alla poesia: fate incontrare i poeti ai vostri ragazzi! Sì perché i poeti vivono, i poeti esistono e i poeti possono incontrare i ragazzi e raccontare in prima persona della loro passione e della loro scrittura. Possono farlo di persona e possono farlo attraverso la letteratura. In particolare, in questo mese dedicato alla poesia, mi sono dilettata a leggere le biografie infantili di alcuni dei più grandi poeti per ragazzi. Gli anni in tasca, la collana dei Topipittori dedicata proprio ai racconti autobiografici dell’infanzia dei grandi autori per ragazzi, raccoglie infatti molti titoli di poeti: Tre fratelli Piumini di Roberto Piumini, Io sono il cielo che nevica azzurro di Giusi Quarenghi, Doppio blu di Bruno Tognolini. Le autobiografie rileggono e raccontano l’infanzia di poeti viventi nati e cresciuti in una Italia non poi così lontana e sebbene sia la lente del ricordo a filtrare e ad organizzare gli episodi narrati (e questa dimensione è spesso di difficile comprensione per i ragazzi), estrapolare brani e leggerli ai ragazzi è l’occasione di mostrare loro che i poeti non sono poi quei reclusi, sulle nuvole un po’ matti e malati, ma sono persone che si azzuffavano, amavano il fango e si rifiutavano categoricamente di mangiare il pollo. I poeti sono vivi, la poesia è viva e nasce spesso come esigenza nell’animo delle persone più immerse nel mondo.
La poesia è un orecchio
Donatella Bisutti - Allegra Agliardi
258 pagine
Anno: 2012
Prezzo: 15,00 €
ISBN: 9788807921889
Feltrinelli editore
Perlaparola
Chiara Carminati
157 pagine
Anno: 2015
Prezzo: 14,00 €
ISBN: 9788890051883
Io sono il cielo che nevica azzurro
Giusi Quarenghi
128 pagine
Anno: 2013
Prezzo: 10,00 €
ISBN: 9788889210529
Tre fratelli Piumini
Roberto Piumini
144 pagine
Anno: 2013
Prezzo: 10,00 €
ISBN: 9788889210963
Doppio blu
Bruno Tognolini
100 pagine
Anno: 2011
Prezzo: 10,00 €
ISBN: 9788889210666