Le vacanze con i nonni sono, tanto nel mio immaginario quanto in quello di molti scrittori e illustratori – a quanto pare! – l’espressione massima di spasso, felicità e crescita.
Grazie alla libertà concessa dai nonni si respira aria a pieni polmoni e quella responsabilità - che cala progressivamente sullo spazio di vita dei bambini - si diluisce nell’immenso spazio offerto dai nonni.
Accade questo in Thoni e i suoi cugini: viviamo l’elettrizzante entusiasmo di chi sta chiudendo le valigie per partire per le vacanze, da solo, senza genitori.
Thoni, Pempo, Marlin, Cocò e Rico sono 5 pesciotti, 5 cugini pronti con i loro trolley per andare alla casa in campagna dei nonni.
Il gruppo di bambini-pesci che si ritrova insieme non ha bisogno di costruire quella familiarità che l’amicizia di solito richiede: sono infatti cugini, il sangue li lega e questo crea immediatamente un clima di condivisione gioiosa e rumorosa, senza impacciate introduzioni per ritrovare la complicità»
È Thoni la voce narrante di questa spassosa vacanza insieme:
«Non facciamo in tempo ad appoggiare i bagagli in camera che veniamo travolti dai gemelli e da Pempo, che sono arrivati prima di noi e hanno già perlustrato tutta la casa e il giardino.
“ho controllato la dispensa e Nonna ha fatto scorte di quel budino alla vaniglia che aveva anche l’anno scorso!” “C’è ancora la casetta per gli uccellini?” “Il trattore non l’hanno cambiato!” “Cocò devo raccontarti una cosa pazza…” “… e purtroppo c’è ancora lui, il nostro Nemico!»
La casa dei nonni è così come dovrebbe essere ogni casa dei nonni, piena di vecchi oggetti che non funzionano («Il nostro Nemico è il vecchio televisore in legno che domina il salotto a piano terra») o appartenenti a epoche così lontane da sembrare magici. E poi ci sono le sorprese dei nonni, le docce che si possono saltare, i trapani a colonna che non si possono usare (o forse sì?)… A casa dei nonni soprattutto si può fare da soli o, comunque si fa senza protestare più di tanto.
«“Io posso lavarmi le ascelle perché ho già sette anni e tra poco mi verranno i peli!” “Cavoli… anch’io!”»
L’euforia malcelata dei ragazzi si intreccia armoniosamente con la placida pazienza e la generosità sapiente dei nonni: ci sono il nipote introverso che si rifugia con il nonno a riparare tutto ciò che si rompe, il grandone e l’unica femmina incontenibile, il gemello geloso e il nostro Thoni.
C’è un clima di spasso, complicità e felicità esuberante, che trabocca ogni giorno nelle piccole cose banali fatte con i nonni: la spesa a domicilio, il mercato, le palle finite nei cespugli di ortiche, il lavaggio dell’auto, i viaggi in auto, i sonni nei sacchi a pelo e i balli in riva al mare. Tutto è divertente.
I nonni, nell’immaginario collettivo un po’ rimbambiti, sono forse solo realisticamente più allenati al rischio della libertà dei giovani: vedono e non vedono, controllano da una distanza accettabile la vita dei nipoti che sperimentano il brivido di poter fare da sé (il nostro protagonista, ad esempio, non si fa la doccia per tutta la vacanza!), ma nello stesso tempo accudiscono amorosamente, accompagnano, fanno compagnia, instradano, perdonano…
E anche quando la sorpresa dell’anno, che consiste in un gita al mare, si trasforma in un’avventura che finisce fuori controllo, i nonni e i nipoti riprendono esattamente lì dove avevano lasciato la sera prima, senza scenate e rimbrottamenti moralistici.
Ma che bello! Ma che bello! Ma che bello!
I testi narrativi si alternano a piccole scenette a fumetti che animano le pagine, mantenendo un tono complice e confidenziale reso esilarante dai dialoghi tra i personaggi.
Il mix di volti umani e animali – che all’inizio colpisce e interroga – si armonizza nelle illustrazioni, anche perché i volti si sfumano in espressioni così umane che la distinzione cade facilmente (tutti nella vita hanno incontrato un volto-tartaruga in riva al mare o una ragazza dalla faccia da levriero, no?), lasciando emergere palesemente il forte legame dell’autore con il mondo Disney.
Un libro perfetto per l’estate (dai 7 anni), un libro di una simpatia contagiosa!