I libri gioco, i libri in carte, i libri sonori… tutto quello che modifica la forma del libro tradizionale spesso - a mio parere - non ha a cuore la narrazione di una storia, quanto piuttosto ha il solo obiettivo di creare un diversivo giocoso. Mi sono dunque avvicinata con molta cautela alle due nuove uscite per i più piccini di Sinnos (Merlo e i colori e Merlo e la merenda), perché temevo che la finalità ludica schiacciasse la storia, ma invece ho dovuto ricredermi.
Le due storie sono frammentate in 12 resistenti carte in cartoncino: sul fronte un’immagine, sul retro un numero e un testo breve. La lettura, dunque, avverrà con questo ritmo: leggo la carta, la giro e la appoggio, seguendo gli spunti che le immagini a cavallo tra le diverse carte danno per il posizionamento.
Sembrerebbe solo un gioco, invece io ho colto un aspetto interessante che è evidente nell’immagine collettiva che appare agli occhi dei lettori quando la lettura è terminata.
Nei prodotti editoriali di questo tipo infatti la struttura delle carte segue due regole generali: o ogni carta illustra il testo, ma ogni carta è indipendente dalle altre, oppure le immagini non sono coerenti con il testo, ma offrono un dettaglio di una illustrazione generale più grande che apparirà agli occhi degli ascoltatori solo quando la lettura è terminata.
Le illustrazione delle due avventure di merlo invece sono particolari: le diverse carte sono pertinenti al testo che si legge, sono tutte in relazione le une con le altre e, nello stesso tempo, seguono la narrazione proprio come se fossero le illustrazioni che troveremmo su una pagina. Carta dopo carta, i lettori possono vedere lo svolgersi della narrazione che può essere arzigogolata come in Merlo e i colori oppure lineare e collettiva come in Merlo e la merenda.
Il fatto di vedere dipanarsi progressivamente il filo narrativo l’ho trovato un aspetto molto interessante. In Merlo e i colori la storia incomincia così: «1.Merlo è stufo di essere nero come il buio», «2. Così vola in giro a cercare un colore più bello».
La storia si svolge con coerenza e in modo interessante (Merlo raccoglierà diversi colori, chiedendoli ai suoi amici), le immagini di Gloria Francella sono molto belle, gioiose e colorate, senza essere piatte (anzi l’effetto pittorico le rende molto piacevoli!): il protagonista ritorna nelle diverse tappe e il percorso delle carte si snoda con un andamento progressivo. Alla fine della strada sarà evidente agli occhi dei lettori il cammino fatto sia a livello narrativo che a livello illustrativo.
In Merlo e la merenda invece il procedimento di composizione della storia ha un movimento diverso, quasi centripeto. «1. Volpe e Farfalla sono ghiotti di cocomero», «2. Anche Topo ne va matto: è più fresco del formaggio!», «3.Persino Rondine che vola nel cielo ne sente il profumo…». In questo caso le tessere si dispongono intorno ad un centro che è il cocomero. Non essendoci uno sviluppo progressivo il testo avrebbe potuto essere più banale del precedente, invece Giulio Fraboni ha saputo donare un’originale piglio a tutti i personaggi che si avvicinano al frutto: c’è chi ne apprezza il profumo, chi i semi, chi arriva tardi…
Alla fine il cocomero raccoglierà tutti i diversi personaggi che si sono aggregati.
A fronte di una storia semplice, comprensibile e interessante che piacerà ai più piccoli (dai 2 anni), davanti agli occhi dei lettori si pareranno due percorsi differenti, come a dire che le storie possono camminare in modi differenti, l’importante è che come obiettivo abbiano quello di regalare e raccontare qualcosa di bello ai propri lettori.
Merlo e la merenda
Giulio Fabroni - Gloria Francella
12 carte
Anno: 2018
Prezzo: 9,50 €
ISBN: 9788876093906
Merlo e i colori
Giulio Fabroni - Gloria Francella
12 carte
Anno: 2018
Prezzo: 9,50 €
ISBN: 9788876093913
Vero?! Ha colpito anche me, ed è un dettaglio importante!
Molto interessanti questi due libri, mi sembra siano concepiti proprio per mostrare come puo’ procedere una storia.