Io ho avuto un bambino nella mia pancia, l’ho atteso nove mesi trepidante insieme a mio marito. Per nove mesi abbiamo accarezzato i suoi movimenti, parlato con lui… ricordo anche che alla fine non vedevo l’ora che nascesse: è l’ora di farsi vedere, mi dicevo, ho aspettato abbastanza. Pensavo di aver imparato ad essere paziente, ma i veri virtuosi dell’attesa sono i genitori adottivi. Adesso che stiamo aspettando il nostro secondogenito lo so e i Canti dell’attesa di Sabrina Giarratana, illustrati da Sonia Maria Luce Possentini, seppur forse non sono nati per loro, a loro, a noi, vanno regalati perché la profondità che tutti noi possiamo dare a questi canti matura in ben più di nove mesi.
Chi attende un figlio nato da un’altra donna non sa quando lo vedrà, non sa se sta bene, non sa se è felice o agitato, se ha paura o è di cattivo umore… deve attendere – appunto – che il tempo si compia, che il tempo per cui tuo figlio è accudito da altri finisca e tu possa accoglierlo tra le braccia. È un tempo lungo che un genitore naturale non credo riesca a concepire: parliamo di anni di desideri, dolore e poi di attesa pura, limpida, forgiata dal desiderio e dalla mancanza, dalla compagnia del marito e una forza che forse non pensavi di avere.
«In quanti posti potevi andare / In quante vite ad abitare / Ma tu hai sentito il mio richiamo / Canto di uccello fermo su un ramo / E non sei andato molto lontano / Sei stato intorno a volare piano / Tra tanti posti e possibilità / Un giorno hai scelto di venire qua. Canto delle vite possibili»
L’attesa dei genitori adottivi è piena di una scelta, spesso lo è anche quella dei genitori naturali, ma per chi adotta non c’è possibilità di incoscienza.
«Mare bambino, mare raccolto / Del tuo silenzio sono in ascolto. Canto dell’ascolto».
«Quali saranno le tue domande? Come saranno le mie risposte? Oggi ti canto le mie domande / Quello che accade è troppo grande. Canto delle domande».
«Ammutolito con gli occhi grandi. / Tu mi domandi. Canto della contemplazione».
I genitori adottivi sviluppano l’ascolto e devono essere pronti a domande dure, che si sono posti loro e che verranno poste loro.
«Ci vuole tempo, tempo per fare / L’opera è grande, devo aspettare / Ci vuole un lungo lavoro attento / Perché si arrivi a compimento / Ad aspettarti io sto imparando / E sarai tu che decidi quando / Devo lasciare la porta aperta / La mia pazienza è una scoperta. Canto della pazienza».
Il tempo non è misurabile per questi genitori, non c’è la visita della 30° settimana e poi i controlli della 36° e poi la 40°… Questo tempo bisogna imparare ad amarlo o si impazzisce.
«Serve la forza e l’energia / Serve la tua, serve la mia / Serve non fare e conservare / Serve trovare e non cercare. Canto del raccoglimento».
La scoperta e la liberazione, in questa attesa che tante volte sembra vuota e quasi irreale, sono costituite dal fatto che, mentre tu aspetti, il mondo c’è ed è bello e tu devi fare incetta di questa bellezza e conservarla per quel tu, che aspetti, e che ti chiamerà misteriosamente mamma. Perché i genitori adottivi sanno con lucida consapevolezza che ogni figlio è un dono, cioè è stato dato loro da qualcun altro.
Vorrei che ogni madre naturale e adottiva potesse leggere tutti i 21 canti che Sabrina Giarratana ha custodito in questo libro: sono canti per loro, impaurite, addolorate, raggianti, inconsapevoli, semplicemente felici… ma tutte in attesa di qualcuno. Non c’è differenza in questo senso: le strade sono diverse, i tempi anche, ma la vita è così, unica e fatta su misura per ciascuno. Reali eppure sognanti e discreti, intrisi di bianco e di luce i disegni di Sonia Maria Luce Possentini, come uno specchio, riflettono la luce della poesia rendendola capace di parlare a tutti.
«Aspetto il mare, lo aspetto a riva / Aspetto il tuffo di un’onda viva / Aspetto il sole sopra una foglia / Aspetto un fiore sulla mia soglia / Aspetto giochi, aspetto musi / Aspetto un bacio ad occhi chiusi / Aspetto incanti ad occhi aperti / Aspetto te, che li hai scoperti».
Con perseveranza. Fino in fondo.
Cara Tiziana, grazie! Il post era stato scritto un po’ di tempo fa: nel frattempo uno splendido bimbetto cinese è arrivato in famiglia! Quando un libro riesce a commuovere è sempre una grande emozione.
Intanto auguri per la tua nuova attesa. Questo post mi ha colpita dritta al cuore per un turbine di motivi. Io sono profondamente commossa e tu sei bravissima! Spero di trovare questo libro in libreria e di leggerlo con mia figlia! ?
[…] – Canti dell’attesa: un albo illustrato prezioso, con immagini emozionanti e parole da leggere e rileggere: la storia delle emozioni in gravidanza da leggere al pancione. Per accompagnare il viaggio di chi sta per nascere… Per sussurrare al proprio bimbo nella pancia e accarezzarlo con voce intima di mamma… Per ascoltare lo stupore dell’attesa, ma anche la paura, il coraggio, il silenzio… Che cosa significa nascere? Quali sono i bisogni del bambino? L’attesa porta il piccolo, mamma e papà a una nuova nascita, insieme. Canto dopo canto si trova una direzione comune, un sostegno, che racconta il miracolo di ogni attimo di gestazione e di attesa, per non perdere un’opportunità di crescita condivisa. Un dialogo vivo tra le meravigliose immagini di Sonia Possentini e le parole di Sabrina Giarratana. Di seguito i link con delle recenzioni autorevoli sui “Canti dell’attesa”: Recenzione di Scaffale Basso: https://www.scaffalebasso.it/che-mi-accompagna-in-questo-vi…/ […]
Sono curiosa di vedere come poi emergeranno in te!
Mi hai commosso. Grazie per queste parole così sentite.
Voglio questi canti, voglio leggerli tutti.
Grazie ancora e un abbraccio affettuoso