Il mio augurio a tutti gli studenti che oggi varcano la soglia della loro scuola, dopo mesi di lontananza forzata o - come nel caso dei miei primi due figli - inaugurando un ciclo tutto nuovo è questo.
Ho scelto le parole di Rodari che sono perfette, in un anno in cui la scuola ha dovuto ripensarsi, adattarsi, sacrificarsi.
La scuola è il mondo intero, non abbiate paura: che il vostro respiro sia questo speranzoso e certo che ogni cosa serve, anche questo virus.
C’è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così…
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno puo’ fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!
Il libro monografico che sceglie questa poesia, contenuta originariamente ne Il libro degli errori, è del 2013 ed è illustrato in modo perfetto da Allegra Agliardi. Un volume che valorizza una poesia che merita di essere letta, ripetuta e regalata, con speranza.