Germano Zullo, Albertine, Il mio piccolino, Bompiani
Il piccolo e agile volumetto, vincitore del BRAW 2016 nella sezione fiction, è una sorta di flipbook (provate a sfogliarlo velocemente!).
La coppia di artisti svizzeri infatti costruisce una narrazione sintetica sfruttando il movimento vorticoso e circolare dell’abbraccio tra madre e figlio per percorrere l’intero corso dell’esistenza, nel mutamento dei ruoli e nell’evoluzione dei sentimenti. Il tratto fine e il bianco e nero concentrano l’attenzione sui dettagli (le mani, gli sguardi, le posture…). Il testo essenziale caratterizzato da pause e silenzi accompagna l’espressione dell’amore materno piano piano, dall’«Eccoti qui… finalmente» al «per sempre».
Un toccante viaggio, anzi una danza che declina l’affetto materno come costante accompagnamento dell’esistenza.
Un libro augurale complesso e semplice, pensato per gli adulti.