Aggiornamento aprile 2024.
L’articolo che segue è stato scritto nel 2016, ma dopo poco tempo i due fumetti, inizialmente editi da Bao publishing sono andati fuori catalogo. Sono tornati ad aprile 2024, per i tipi di Gallucci. La nuova edizione è più grande e questo facilita la lettura dei primi lettori che riusciranno meglio a seguire e a leggere, inoltre le due avventure sono state accorpate in un unico volume. La grande sorpresa è poi che altre nuove avventure sono in arrivo, evviva! Unico neo: si sono persi risguardi e sovraccoperta... ma nulla oscura l’entusiasmo di questo ritorno.
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È da un po’ di mesi che mio figlio Saverio (7 anni) mostra una passione smodata per i fumetti. Tra i suoi preferiti ci sono i due libri di Silvia Vecchini e Sualzo: Gaetano e Zolletta. Un posto perfetto e Gaetano e Zolletta. La supersorpresa editi da Bao publishing.
«Sono bellissimi, mamma, perché ci sono solo i maschi»: ha decretato davanti alla mia richiesta esplicita sulle ragioni della sua preferenza. E in fondo credo che la sua osservazione sia profondamente vera. Gaetano e Zolletta sono infatti un papà-asino e un bambino-asinello e le due avventure sono dedicate proprio a loro, non solo nel senso che sono i protagonisti, ma nel senso che la storia parla di loro, del loro rapporto, del loro essere padre e figlio. I momenti di condivisione profonda ed esclusiva tra padri e figli sono spesso rari, eppure forse proprio il fatto che quel tempo non sia scontato fa sì che sia denso di un’empatia a volte silenziosa ma intensa (o almeno ce lo si augura). Silvia Vecchini dà voce a questo scambio di emozioni con gentilezza e semplicità, scovando le parole esatte per dire ciò che a volte si può solo immaginare, ma che fa bene ascoltare.
La prima avventura (Un posto perfetto) si apre su un molo in una soleggiata mattina. Gaetano e Zolletta pescano, ma dopo un po’ la noia prende il sopravvento:
«“Mmh… dai che tra poco arriva il tuo amico Isaia.” “No, ha detto che non può venire.” “Perché?” “Il suo papà lo porta in un posto speciale”»
Da quell’istante, la schietta volontà di regalare un momento speciale al piccolo Zolletta, porterà i sue asinelli a visitare l’oceano, passeggiare per il deserto, scalare montagne in bicicletta e poi sulle spalle del papà, planare con il deltaplano e infine partire alla scoperta della luna. Insomma la luna sembra il colpo vincente e definitivo, se non fosse che proprio sulla superficie lunare... chi incontrano?! Tutti gli amici con i loro papà
«“…Ma non eravate al mare o in montagna?” “Cambio di programma! C’era un’offerta per la luna.” “Ah…”»
Gaetano sembra davvero avvilito.
«“Volevo portarti un posto proprio perfetto, unico… che non fosse di nessun altro»
La risposta di Zolletta è una sorpresa che riempie il cuore.
La seconda avventura (La supersorpresa) riprende la genuina allegria del primo fumetto e parte dall’evidenza tutta infantile (ma non solo!) dell’eccezionalità del proprio compleanno (Silvia racconta di aver testato centinaia di bambini a riguardo! :D). Gaetano ha noleggiato piscine di palline, pista per gli skate, angolo relax, fuochi d’artificio e addirittura una mongolfiera: la giornata non potrà che essere perfetta. Invece per una serie di eventi sfortunati tutto sembra andare a rotoli, almeno agli occhi sgranati e ansiosi del genitore (Zolletta naturalmente non poteva immaginarsi di meglio…). L’angolo relax si trasforma in un campo di battaglia, la piscina si riempie d’acqua e non di palline, i dolcetti bruciano, e dulcis in fundo la mongolfiera prende il volo con Zolletta e i suoi amici! Gaetano, con l’ingegno che sanno sfoderare solo i papà in certe situazioni improbabili in cui si sono messi con le loro mani (!), non esiterà a costruire un razzo per recuperare i pargoli. Alla fine della giornata, sdraiato sull’amaca, birretta alla mano, soddisfatto di essere sopravvissuto alla festicciola, saprà con schietta naturalezza dichiarare il suo amore incondizionato per il suo frugoletto.
È la serena intimità che si crea tra questo papà e il suo bambino a coinvolgere intensamente i lettori e la semplicità con cui si raccontano e si dicono parole e gesti preziosi che devono essere custoditi. Lo stampatello maiuscolo lo rende un perfetto primo libro da proporre a neolettori che potranno leggere le due avventure ai propri papà (e, a volte, perché no, anche alle mamme!). Sualzo ha la capacità, oltre che di far fare a due asini le azioni più improbabili con una stoica naturalezza, di regalare il tono leggero e spensierato ad un testo che avrebbe potuto chiudersi in se stesso. Le vignette sono ritmate, vivaci, coinvolgenti, i disegni colmi di trovate esilaranti (il borsello di Gaetano è meglio della borsa di Mary Poppins!), gli sfondi non sono dimenticati, anzi (!) e gli scorci a volte arditi (la vista dalla mongolfiera lascia a bocca aperta).
C’è una gioia così bella (non saprei né vorrei usare un’altra parola) in queste storie che si sorride mentre li si raccoglie da sotto il letto e li si ripone sullo scaffale.
Curatissimo tutto il “pacchetto” della Bao: i risguardi con le foto incorniciate dei protagonisti cambiano nei due volumi, la sovraccoperta stampata anche all’interno può diventare un poster, chiaro e leggibile il carattere tipografico, comodo e resistente il formato cartonato orizzontale.
Credo che non avrete dubbi sul regalo per la festa del papà, no?!
P.S. da leggere l'articolo di Silvia Vecchini su questi due asinelli, perché alle loro spalle c’è davvero un mondo tutto da scoprire.
[…] Siamo passati da leggere Pinocchio nella versione originale, il mio primo libro sopravvissuto a trent’anni di letture, illustrato e gigante, all’intramontabile versione disneyana di Cenerentola, anche questo un dinosauro della mia collezione, ai libri con i colori e gli animali da toccare, per approdare in questo periodo ai Wimmelbuch, ai fantasiosi e interattivi (alla vecchia maniera, cioè usando la fantasia) di Hervè Tullet, ai divertenti fumetti con le storie di Gaetano e Zolletta di Silvia Vecchini –Sualzo. […]