Qual è il senso di farsi dei regali? Cosa significa donare qualcosa a qualcuno? E non intendo nel caso specifico del Natale, ma in generale: quando regalate qualcosa a qualcuno, cosa state facendo?
I regali di Lulù di Freya Blackwood mi sembra che colga un aspetto interessante del dono e ho trovato che in questo specifico momento sia un pensiero utile e interessante.
Regalare è semplicemente dare un oggetto a qualcuno? Lulù è una bambina splendida, a cui «piace molto fare regali», ma all’inizio è convinta che qualsiasi cosa donata - o meglio imposta -ai propri cari debba essere apprezzata. Ma «a volte i suoi regali non sono della misura giusta, non vanno bene…».
E mentre la piccina cerca di far inforcare gli occhiali (della nonna) al cane e la scarpa (del papà) alla chiocciola notiamo nello sfondo che i legittimi proprietari degli oggetti li cercano smarriti.
Regalare implica necessariamente avere qualcosa di tangibile da offrire all’altro?
La storia potrebbe inizialmente farci credere che fare i regali “giusti” sia una questione di adeguare “meglio” l’oggetto al destinatario, invece a mio parere la sfumatura è più sottile. Da una parte è necessario avere a cuore l’individuo che si ha davanti, è necessario essere disposti ad un rapporto con lui, considerando il suo essere così com'è, e poi è necessario essere disposti a donare un po’ di sé all'altro: che sia il pensiero, l’intuizione, l’affetto, l’amore, la cura, un gesto… Senza l’io, il dono è solo un oggetto, l’ennesimo da possedere, ma senza un significato e un’anima.
Lulù attraverso l’esperienza della quotidianità e dentro l’abbraccio della sua famiglia apprenderà proprio questo. Restituire il ciuccio al proprio fratello diventa un regalo davvero azzeccato e la tazza di tè un dono assai apprezzato dalla mamma.
E quando infine il dono si trasforma in ringraziamento (e notate che l'esempio è tra le due sorelle!)? Che felicità!
Le illustrazioni sono candidamente meravigliose: il tratto indeciso, quasi abbozzato e delicatissimo dell’illustratrice australiana è uno tra i mie preferiti. I volti gentili e sereni, capaci ugualmente di esprimere una gamma infinita di sentimenti e pensieri, le gote rosse, le ginocchia segnate, le mollette tra i capelli, la vestina a pois... Gli sfondi vuoti focalizzano le immagini, ma le tavole appaiono tutt’altro che piatte: le diverse figure infatti danno la prospettiva e l’ampiezza della scena.
Una bellissima storia, semplice ed efficace, dai 3 anni.