I libri in bianco e nero sono ultimamente sdoganati tra il pubblico che conosce i libri per bambini e, a prescindere da una reale considerazione su quali siano le caratteristiche essenziali che ne fanno libri di qualità oltre al contrasto in bianco e nero, sono giustamente proposti a bambini molto piccoli (3-6 mesi).
Tuttavia non fatevi ingannare perché Gli animali della fattoria del fotografo e artista francese François Delebecque testimonia come questa scelta narrativa e questo linguaggio continuino a parlare anche a bambini più grandicelli.
Il cartonato di buone dimensioni accompagna i lettori in una visita in uno dei luoghi più amati dai piccoli: la fattoria.
In ogni doppia pagina diversi soggetti fotograficamente impressi in nero spiccano sul bianco, per ognuno una finestrella da sollevare rivela le fotografie colorate dei protagonisti che avevamo riconosciuto (o meno!), grazie ai profili sovrastanti.
La struttura del racconto per immagini si organizza riservando alla pagina di sinistra un grande spazio unico, con un bel titolo grande, che dialoga con diversi soggetti più piccoli sulla destra che - di solito - riprendono il protagonista, “declinandolo” in luogo, azioni o scena quotidiane vissute.
Nella prima pagina una placida grossa mucca, forse una Charolaise, spunta, al pascolo, dietro la prima grande aletta di cartone, nella corrispondente pagina di destra, una mucca fulva si gratta, un vitellino si guarda intorno e un branco di mucche bianche e nere guarda nell’obbiettivo.
Nelle due pagine successive una tranquilla gallina si guarda intorno, accanto ad uno splendido gallo che canta, un pulcino che fa i primi passi e un altro gallo che scruta l’orizzonte sotto un rimorchio carico di letame.
Come anticipavo, questo libro sfrutta il bianco e nero non tanto per comunicare ai neonati, che - a parte quale eccezione - certamente non entreranno in contatto con questa realtà almeno per un po’ di tempo e quindi non sono interessati a conoscerla e riconoscerla, ma si trasforma in un viaggio per l’occhio del bambino più grandicello (dai 18 mesi fino ai 2-3 anni) che guidato dai profili e accolto dalla fotografia, potrà riconoscere soggetti amati.
Se molti dei profili si presentano come immediatamente riconoscibili, altri che includono nel profilo altri elementi (come ad esempio il cane davanti ad un cumulo di fieno o i due puledri che si grattano) richiedono al bambino una sosta in più e una lettura più approfondita.
Il gioco di anticipare, riconoscere e poi svelare, in una sorta di nascondino, soddisferà la curiosità dei piccoli e le foto di ottima qualità ricompenseranno i loro sforzi.
Non è semplicissima la prima apertura delle alette, ma dalla seconda lettura tutto di rivelerà più semplice!
Un libro bello ed essenziale, per bambini piccoli, su uno degli argomenti più amati!
