Non bisogna lasciare che le serie passino senza lasciare traccia, soprattutto se gli episodi precedenti sono stati amati e apprezzati. Sono quindi contenta di rassicurarvi sul fatto che le avventure di Findus e Pettson continuano imperterritamente a divertire, così come Thoni e i suoi cugini.
In casa Camelozampa è arrivato Starnazzi nell’orto che vede al centro la coppia che abbiamo imparato ad amare e che, nello specifico episodio, si ritrova in una mattina di primavera a piantare le patate (in realtà il gatto Findus deciderà di piantare delle polpette!). Nulla sembra poter turbare questo progetto semplice, ma ne succederanno di tutti i colori. Il testo si conferma, come i precedenti: divertente, spassoso e imprevedibile, secondo le caratteristiche che vi consiglio di riprendere dagli articoli precedenti (qui e qui).
L’ambientazione all’aria aperta dà maggior possibilità alla poetica dell’autore e illustratore svedese di mostrarsi agli occhi dei lettori attraverso dettagli coerenti, ma che sembrano non rispondere a nessuna regola della realtà.
Ci sono mazzi di giacinti giganteschi e pali della luce piccolissimi, carote che spuntano dal terreno grandi come alberi e condomini che possono tranquillamente alloggiarsi su un ramo, piccoli gazebi di mostrini a lato del campo e deliziose poltrone con i centrini nel pollai…
Tutta la quotidianità è innervata da un magico un bizzarro che sorprende e che permette una vera immersione in quello che è davvero un albo illustrato, pensato in immagini e testo.
Rimane per me un’ottima e spassosa proposta per i primi lettori.
Continua imperterrito a divertire anche Giuseppe Ferrario con la sua serie Thoni e i suoi cugini che arriva al quarto volume (qui trovi il primo, il secondo e il terzo).
Come al solito vi consiglio di non perdervi la dedica che apre il libro e che in questo caso è affidata alla voce di Didi Ferrario, cinque anni.
Questo nuovo breve romanzo vede Thoni protagonista di una vacanza a casa dei nonni, in occasione di un ponte all’interno del calendario scolastico.
In modo inaspettato, però, la compagnia dei cinque cugini che siamo abituati a vedere muoversi insieme, in questo caso lascia spazio al solo Thoni: per una serie di circostanze improvvise (influenze, tornei di rugby…) i cugini riescono a raggiungerlo solo alla fine della vacanza!
«Di colpo capisco che farò questa vacanza da solo con i nonni… Panico!»
A questo si aggiunga che il progetto di ripiego è quello di riuscire a giocare tutto il tempo al telefonino che però, nelle sperdute valli campagnole dove abitano i nonni, non prende.
«Questa è una vera e propria tragedia, cosa farò tutto il giorno senza poter sparare ad alieni di neve che vogliono scendere sulla terra per ghiacciarla?»
Senza telefonino e senza cugini riuscirà Thoni a trovare qualcosa di divertente da fare?
Sono sicura che immaginate già la risposta! Infatti Thoni, nonostante, come dica lui, in campagna «ogni cosa è faticosa», sperimenta che la libertà e l’esplorazione indipendente può essere terribilmente coinvolgente e avventurosa.
L’equilibrio tra parte narrativa e illustrazioni a fumetti rimane una caratteristica peculiare di questa narrazione che consiglierei tranquillamente dagli sette-otto anni.