Il viaggio di Darwin è l’emblema del viaggio avventuroso e romantico che tutti immaginiamo. Partire per luoghi sconosciuti, poter tracciare rotte nuove, essere il primo a vedere montagne e cieli lontani, avere l’occasione di scoprire e osservare per primo animali, piante, civiltà… Questa dimensione appartiene ai grandi viaggi del XVIII e XIX secolo e lascia un senso di meraviglia e nostalgia vigoroso.
Ancora oggi il nome accanto a miriadi di specie animali, insetti, piante e fiori, scoperti, osservati e raccolti per la prima volta è quello di Charles Darwin. Fu certamente questa sovrabbondanza di vita a far sì che la teoria evoluzionistica si facesse strada nel suo pensiero, per consacralo per sempre alla storia.
Il giovane Darwin, graphic novel firmata dalla coppia Grolleu-Royer si sofferma però sulla prima parte della vita del celeberrimo naturalista, ovvero l’entusiasmante primo viaggio (durato ben 5 anni) in cui un giovane imberbe inglese scoprì la sua vera passione quella per lo studio degli esseri viventi.
«La mia avventura a bordo della Beagle comincia nel 1831… avevo appena terminato i miei studi a Cambridge. Ero a quell’epoca, un giovanotto un po’ sciocco, più interessato alla caccia e alle passeggiate in foresta che allo studio».
Questa avventura si immagina narrata da Darwin stesso ai suoi 6 figli (ne ebbe 10, in realtà!), situazione questa che appare ben più che probabile, dato che questo viaggio ha il carattere intrigante e misterioso di un’avventura in piena regola.
Le vignette seguono il giovane e cagionevole Darwin in un viaggio magnifico tra scorci e incontri che sono innanzitutto scoperte per se stesso: un mondo rigoglioso, lussureggiante e intatto così lontano dalla paludata e borghese società inglese ottocentesca.
Immaginate di vedere animali mai avvistati prima, immaginate di ascoltare versi mai uditi prima da uomo vivente, immaginate di scontarvi con profumi e piante mai toccate da mano umana, immaginate di potervi aprire un varco in foreste e luoghi mai calcati da altri uomini. L’emozione è grande!
In un certo senso era quasi inevitabile appassionarsi, tuttavia il viaggio non fu privo di pericoli, drammi, fatiche e dolori. Le vignette alternano racconti estesi di episodi di viaggio e di esplorazione a tavole che riempiono gli occhi con dipinti di luoghi che mozzano il fiato. Seguiamo Darwin e cresciamo con lui nella capacità di adattarsi a condizioni di vita dure (soffrì sempre di mal di mare, per 5 anni!), ma anche nello stupore per le meraviglie incontrate. Comprendiamo chiaramente come la mole delle osservazioni porterà un giovane, partito con la passione per la geologia, ad appassionarsi a rane, coleotteri, tartarughe, pesci, farfalle… L’equipaggio salpato da Davenport nel dicembre del 1831 diventerà una vera e propria compagnia di amici, capaci di sostenersi, aiutarsi e conoscersi. La spedizione che aveva obiettivi scientifici di mappatura delle coste, diventerà una spedizione miliare nella storia naturalistica: Darwin scoprì e osservò specie mai viste, scheletri di animali preistorici, alberi sconosciuti, animali mai avvistai. I racconti sono vividi e quotidiani e inseriscono anche citazioni dai diari di appunti e dalle lettere del giovane Darwin che comunicano l’entusiasmo di questa eccezionale storia di cui è consapevole di essere il protagonista. Non mancano i misteri, gli scontri, le leggende, le tempeste, i fantasmi, i terremoti, gli incidenti… La lettura è coinvolgente!
Grandi temi attraversano questo viaggio: il rapporto con gli indios, la colonizzazione, la concezione cristiana della storia del mondo, il confronto con culture e civiltà primitivi e così diversi dalla colta storia inglese. Molti episodi devono essere contestualizzati per essere compresi, ma l’autore riesce ad accennare alla presenza di tematiche e problemi vasti e filosofici, senza prendere posizioni preconcette e senza risolvere superficialmente alcuni nodi storici complessi e drammatici.
Ne emerge una storia intensa, bellissima (alcune tavole di Jérémie Royer chiedono di essere contemplate!), un’avventura lontana e desiderabile.
Una bellissima proposta per ragazzi dai 10 anni.