Antichi Romani – Scaffale Basso
Tra le novità divulgative che cercano in modo eccentrico di approcciarsi a materie diverse spiccano alcuni tentativi riferibili alla narrazione storica.
Dopo la collana dedicata all’infanzia come lente di ingrandimento per raccontare la storia antica il British Museum porta in Italia, grazie all’editore Lapis, un volume dedicato alla vita dei soldati romani: Soldati romani. Alla scoperta dell’esercito dell’antica Roma.
Parallelamente l’editore Gallucci traduce un volume, ispirato all’opera di uno dei più eminenti studiosi di storia romana, Philip Matyszak, che attraverso i fumetti e del giapponese Takayo Akitama catapulta i lettori letteralmente nella vita degli legionari del 100 d.C: Anche tu per un giorno Antico Romano.
I due testi, sebbene riferibili allo stesso argomento, hanno due impostazioni diverse che saranno capaci di soddisfare indoli e approcci differenti.
Il libro di Lapis, scritto da Tegen Evans e illustrato da Tom Froese, è un albo dalle grandi illustrazioni colorate che risponde, nei suoi contenuti, ad 11 domande che corrispondono ad altrettanti ideali capitoli:
Che cos’era un soldato romano? Come era organizzato l’esercito di Roma? Quali armi e uniforme dovevano avere i soldati? Come si allenavano i soldati? Come combattevano i soldati in battaglia?…
Ad ogni domanda è dedicata una doppia pagina che colpisce per le ampie illustrazioni esplicative, intorno alle quali testi di contenuto scientifico spiegano, approfondiscono e rispondono alla domanda del titolo.
L’albo è semplice, molto chiaro ed efficace nel documentare armamenti, disposizioni in battaglia, strategie di guerra… L’impostazione tradizionale nella sua prevedibilità è accogliente e limpida, senza fronzoli, ideale per piccoli appassionati alla ricerca di prime nozioni precise.
Il testo è succinto e nella sua narrazione in terza persona racconta con un distacco tipico della narrazione scientifica quello che accadeva con meticolosità, ma anche con disarmante chiarezza.
Il testo di Gallucci, invece, scritto da Georgia Amson-Bradshaw su ispirazione di Legionary di Philip Matyszak, ha un’impostazione testuale molto originale che immagina una cornice narrativa abitata da tre ragazzini, catapultati con un viaggio nel tempo direttamente nell’Antica Roma.
Attraverso dialoghi, fumetti , ipotetici questionari e test di ammissione i lettori sono guidati alla scoperta della vita, della carriera e delle guerre che animavano l’Impero romano nel 100 d.C.
Il testo è più corposo e complesso, ma lo stile scanzonatoe umoristico fa sì che lo si legga un fiato.
Il punto di partenza è la domanda di ammissione all’esercito: possedete davvero tutti i requisiti per essere ammessi?
Impaginat come se fosse un questionario a crocette, il testo snocciola quelli che erano effettivamente i requisiti fondamentali per entrare nell’esercito romano: dall’altezza, alla salute, alle lettere di presentazione.
Il contenuto, pertinente e corretto, è intervallato da scenette a fumetti che smorzano il peso storico-scientifico rendendo umoristico il contesto:
«4. NON SONO SPOSATO. Tutti single questi guerrieri! Se però hai una moglie a cui dare il benservito, senti qui: arruolarsi vale come dichiarazione di divorzio. “Cara, pensavo a un cambio di carriera. Voglio fare il soldato” “Come osi?”»
Il tono scanzonato rimane una caratteristica di tutta la narrazione ed evidenzia tratti divertenti anche nelle situazioni più quotidiane: si suggerisce, ad esempio, che dal momento che il servizio nell’esercito doveva durare 25 anni, era necessario cercare di trovarsi dei compagni con cui andare d’accordo e che non russassero di notte!
L’approfondimento dedicato alle dislocazioni delle diverse legioni romane intorno al 100 d.C. – che corrisponde a un contenuto storico dettagliato – viene introdotto nel testo con nella forma del test: «Qual è la tua legione?».
La scelta di un tipo di calzatura, del piatto preferito, della meta ideale delle vacanze si trasforma nel profilo di una delle tante destinazioni che l’esercito romano in quegli anni attaccava, pattugliava o difendeva.
L’attendibilità delle fonti è affidata a Matyszak, che è uno dei maggiori esperti viventi della storia romana. Questo è evidente nella quantità di nozioni che tra queste pagine vengono contenute e che riguardano sia riflessioni strategiche e geografiche sia profili dei nemici. Non vengono taciute neanche le punizioni e i provvedimenti disciplinari che inquadrano la vita del legionario romano all’interno di un contesto valoriale ben delineato dove l’onore, l’assenza di paura, la dedizione totale all’impero e alla patria erano valori portanti.
Non manca tutta la documentazione della vita comune: dall’abbigliamento ai campi base, dalla routine di addestramento e di preparazione alla guerra alla vita stanziale. Oltre al livello descrittivo, si percepisce tra le pagine la grande considerazione in cui erano tenuti i legionari che, pur spendendo la vita spesso lontani da Roma e senza una famiglia, erano sostenuti, amati ed onorati dal popolo e dall’Impero.
I contenuti sono accompagnati da fumetti ironici ma anche chiarificatori che effettivamente permettono la comprensione di contenuti complessi, come la strategia dell’abbattimento delle mura o la struttura delle colonne romane in movimento.
A metà tra il fumetto e la divulgazione questo volume risulta un interessante esperimento che riesce a trasmettere innumerevoli nozioni attraverso il riso.
