Chi non conosce Spotty?! Il piccolo cagnolino con la macchia sopra il dorso incanta i bambini da ben 40 anni e con la stessa freschezza del primo giorno torna a giocare con loro generazione dopo generazione.
Io sono una fortunata ex-bambina che possiede qualche prima edizione dei libri che nei primi anni ’80 hanno fatto capolino nel panorama editoriale mondiale per mantenere intatta la posizione conquistata. Saverio ha potuto divertirsi con le edizioni speciali uscite per il 30° anniversario (2010) e Teresa oggi può godersi quelle del 40° compleanno! Negli anni, le storie originali di Eric Hill si sono arricchite da tantissimi prodotti editoriali: dai libri tattili a quelli delle parole, dai libri sulle forme e i colori a quelli tematici che pescano illustrazioni dalle diverse storie. In ogni caso Spotty è diventato un’icona, uno dei personaggi che per eccellenza accompagna i bambini in un tratto della loro infanzia.
La proposta per questo giorno di strenne, dunque, non è una novità ma un validissimo classico che non va fatto fuggire, perché anno dopo anno progressivamente scompare dagli scaffale per farsi attendere.
La riuscita di questi libri sta nella dinamica del gioco che l’espediente delle alette scatena: una trama che ingaggia il lettore pagina dopo pagina.
I due volumi che mancavano alla nostra collezione privata ci hanno raggiunti e di questi oggi vi parlo (qui invece quelli ho già recensito): Spotty va alla fattoria e Il compleanno di Spotty. Queste nuove edizioni sono cartonate e di dimensioni più piccole, espedienti tecnici che ne fanno degli ottimi prodotti resistenti alle mani dei più piccoli.
Il compleanno di Spotty racconta della festa del cagnolino e del gioco del nascondino che si scatena in salotto. Secondo una trama semplice e ripetuta Spotty cerca gli amici nei diversi angoli della casa: sotto il tappeto, dietro la tenda, sotto la credenza… fino alla scena collettiva finale che conclude il viaggio.
Il testo è descrittivo e accompagna senza anticipare la sorpresa: «Vieni fuori, Spotty ti ha visto!», «Chi sta ridendo? Guarda sotto al cappotto.»
Le immagini sono nitide sullo sfondo bianco e riconoscibilissime nella traduzione visiva, il movimento richiesto al lettore muove le diverse scene, rendendo la narrazione dinamica e per nulla statica.
Nell’episodio della fattoria Spotty andrà alla ricerca dei cuccioli appena nati, cercandoli in tutti i posti della fattoria e incontrando tutti gli animali (e facendo tutti i versi!), fino a all’ultimo finale ritrovamento.
Il fatto che i personaggi si presentino e ripresentino identici nei diversi volumi crea intorno al personaggio un mondo coerente che i bambini imparano a conoscere e ad amare: Carla la tartaruga, Luca la scimmia, Teo il coccodrillo...
I contesti quotidiani come la scuola, la fattoria, la festa di compleanno, la casa… accolgono il bambino più piccolo in un orizzonte rassicurante e gestibile e permettono al lettore di dedicarsi alla scoperta con una buona dose di prevedibilità, che nella prima infanzia è necessaria! I bambini più piccoli infatti godono soprattutto dell’anticipazione, piuttosto che della sorpresa vera e propria: non è tanto lo scoprire un elemento sconosciuto a divertirli, ma riscoprire un personaggio o un oggetto che non vedono ma di cui sanno già l’esistenza. Per questa ragione ciò che si nasconde sotto le alette non è mai un elemento spiazzante, ma anzi quasi scontato, ed è per questo che i bambini più piccoli (dai 18 mesi) leggono a ripetizione questi libri. Preparatevi!
P.S. ricco di giochi il sito dedicato!