«Amo i cani», non c’è molto altro da dire, perché quello di oggi è un libro ma è soprattutto un’ode ai cani, e io amo i cani. Cani da amare di Emily Gravett si apre infatti con queste parole e si declina, tavola dopo tavola, in un catalogo di canidi dalle forme e dai caratteri più vari.
Chi ha un cane lo sa, sotto il mare di pelo, dietro a quegli occhi attenti e quel naso umido si nascondono le personalità di differenti: c’è il rissoso, il placido, quello che si sporca e quello schizzinoso, l’isterico e il giocoso… Tutti però indistintamente offrono un amore incondizionato, una dedizione, una sintonia con l’essere umano che lascia esterrefatti. Sul web circolano foto di bambini e cuccioli e ciò che mi colpisce è avere la consapevolezza che, oltre ad essere belle pose “che inteneriscono”, quei ritratti sono profondamente veri: i cani capiscono quando uno della loro famiglia soffre, giocano con i “cuccioli” umani di casa, si adattano ai diversi caratteri, sanno a chi chiedere e con chi aspettare, sanno quando è il momento di infilare il muso sotto il braccio e quando ronfare beati, sanno quando qualcosa non va e quando scatenarsi in balli dell’allegria, in ogni caso offrono sempre e comunque un affetto e un entusiasmo incondizionato.
Io amo i cani e amo il nostro Taz.
Emily Gravett riesce a mettere tutta la multiformità dei caratteri dei cani e nello stesso tempo la loro ineguagliabile gioia di vivere (con i propri padroni!) in questo libro che assomiglia ad un quaderno da sfogliare, quasi ricercando la personalità più affine o identificando i tratti distintivi del proprio amico a quattro zampe (e le ultime pagine lasciate ai padroni lo confermano!)
«Amo i cani grandi e i cani piccoli. Amo i cani che ringhiano e i cani affettuosi. Amo i cani che abbaiano e quelli che non lo fanno. Amo i cani che giocano e quelli che non ne hanno voglia…».
«Ma qual è il cane che amo più di tutti?» Il mio, probabilmente risponderebbe ogni padrone di cane e invece… l’autrice ci strania sul finale con un piccolo colpo di scena che vi strapperà un sorriso.
L’autrice e illustratrice inglese mostra una spiccata capacità mimetica, quasi fotografica nel riprodurre movimenti ed espressioni delle diverse razze canine: le peculiarità di ciascuno sono espresse attraverso una linea schizzata e imperfetta e tenui acquerelli.
Alle pose descrittive che introducono e chiudono il libro, l’illustratrice preferisce, nella narrazione, pose plastiche di cani ritratti nella quotidianità, sebbene su sfondo neutro.
Un libro spassoso e bello che ogni amante dei cani dovrebbe potersi godere, perché convivere con un cane è un grande privilegio, va ricordato!
Lessi qualche anno fa E l’uomo incontro il cane di Konrad Lorenz, vi lascio questo brano che mi commosse: «Il semplice fatto che il mio cane mi ami più di quanto io ami lui è una realtà innegabile, che mi colma sempre di una certa vergogna. Il cane è sempre disposto a dare la sua vita per me. Se fossi stato minacciato da un leone o da una tigre, Ali, Bully, Tito, Stasi e tutti gli altri, avrebbero affrontato senza un attimo di esitazione l’impari lotta per proteggere, anche solo per pochi istanti, la mia vita. E io?».
Cani da amare
Emily Gravett - Valentina Brioschi (traduttrice)
32 pagine
Anno: 2011
Prezzo: 9,00 €
ISBN: 9788888448749