Può promettere qualcosa di diverso l’estate agli occhi di un bambino che sta concludendo il primo anno di scuola?
La risposta non è così scontata e Noa, il protagonista Migliori amici per sempre - un romanzo a capitoli per primi lettori di cui avevo ampiamente parlato -, aveva già abituato i lettori ad un racconto delle emozioni che esplora tutta la gamma del sentire bambino, con tutte le sue contraddizioni e sfumature.
Non smentisce questa impostazione il secondo volume, La sorpresa più bella, che riprende la storia esattamente dove l’aveva lasciata con Noa e Manne alle prese con l’ultima parte dell’anno che significa salutare l’amatissima maestra Billie, che deve lasciarli per andare in maternità, prevede l’arrivo di un supplente e poi l’emozionante festa di fine anno e le prime settimane di vacanza…
La felicità e la gioia si mischiano alla preoccupazione e alla rabbia nel vedere la propria maestra andarsene e l’euforia della festa insieme si contamina con la noia dei primi giorni a casa con gli amici lontani…
La narrazione riprende, amplia e sviluppa con attenzione tutti i fili narrativi che erano stato stati sospesi: Irma la piccola vicina di casa invadente, il cane Rulle, e poi ancora Annie la compagna un po’ scorbutica, i giochi in ricreazione, la vita familiare… ma soprattutto non manca la grande amicizia tra Noa e Manne che saldamente illumina con molto affetto queste pagine. Nello specifico il dispiacere del separarsi alla fine della scuola diverrà l’occasione per i due di concertare incontri nei sogni.
Non mancheranno sorprese e colpi di scena!
Il racconto della quotidianità dalla voce di Noa è onesto e non banale e la lettura scorre facilmente, grazia anche alle illustrazioni di Katin Cyrén che rimangono parimenti importanti nella relazione con il testo.
La lingua mantiene un buon compromesso tra la riproduzione del parlato (a volte un poco farraginosa) e una chiarezza compositiva adeguata ai destinatari.
Si conferma nel formato ,nell’impaginazione, nella scelta del font maiuscolo il desiderio di rivolgersi ai lettori offrendo loro un libro all’altezza dei primi esperimenti di lettura autonoma. Promosso!