Il potere dell’immaginazione è strettamente correlato alla libertà che hanno i bambini di concedere a ciò che succede la categoria della possibilità.

La categoria della possibilità è vastissima e precede l’atto dell’elaborazione immaginifica: il bambino si muove nella quotidianità, permettendo alle persone, agli oggetti e alle circostanze di fare o trasformarsi in qualsiasi cosa. I bambini danno a chiunque e qualsiasi cosa la possibilità di essere tutto.

Mi hanno regalato questo pensiero i miei figli piccoli che hanno ricevuto in regalo degli ombrelli, protagonisti indiscussi dei loro giochi in cortile! Due ombrelli, due bambini, un cane e nient’altro.

Ha fatto eco a queste avventure autunnali Ombrello di Elena Arevalo Melville, un libro che ricorda che tutto può essere un’occasione, che «tutto è possibile».

«Era una giornata meravigliosa. Il parco sarebbe stato perfetto... ma Clara non aveva nessuno con cui giocare. [...] Poi, notò l’ombrello”, un ombrello nero per nulla affascinante.

Clara lo appoggia gentilmente su una panchina.

«“Grazie!”»

L’oggetto magico investe la bambina con una provocazione: «“Guarda al mio interno.Tutto è possibile”».

E Clara ci sta.

«Ed era vero..»

Dall’ombrello esce un curioso compagno di giochi e poi un elefante e poi una banda di farfalle… Il parco intero si popola delle meraviglie dell’ombrello. Domande, capricci, dolori… vengono portate all’ombrello e dall’ombrello sono accolte e trasformate. Lo stupore di fronte alle risposte “originali” dell’ombrello determinano il primo cambiamento: sei disposto ad accettare questo dono?

C’è Clara all’inizio, ma poi il capriccio dei piccoli Moodie, la tristezza del signor Roberts…

Eppure sul finire della storia un furbo personaggio, non a caso una volpe, si appropria dell’ombrello e subito perentoriamente ordina: «“Fammi diventare ricco, ricco, ricchissimo!”».

Conosciamo le fiabe e il destino dei ladri di oggetti magici e sappiamo che questi ultimi sono capaci di grandi burle, non fa eccezione il nostro ombrello di nero vestito che al posto di sonanti monete farà risuonare un bell’acquazzone. 

Perché? La risposta a questa domanda è sottile. L’ombrello smette di funzionare in mano agli approfittatori, ai furbi? Non sarebbe un oggetto magico, no. L’ombrello non elargisce risposte, ma esaudisce desideri nella forma imprevedibile di quanto si è disposti ad accettare l’imprevisto, ed è la ragione per cui il signor Roberts, di fronte alla sua domanda di potersi di nuovo arrampicare su un albero, trova risposta in un elefante!

Le illustrazioni hanno un carattere ben definito, i volumi sono fluidi, plastici, elastici... non mi sono per nulla stupita quando ho scoperto che l’illustratrice lavora la ceramica. I disegni sono pastosi e il gesto dell'illustratrice mischia i colori con sapienza sebbene la tavolozza sia limitata (rosa, azzurro, bianco e nero); gioca con il segno pittorico, gli sfondi stesi con energia dal pennello e i segni segnati sopra a mano creano un bidimensionalità stratificata e mobile.

Un libro semplice e interlocutorio. Tutto è possibile, in qualsiasi circostanza c’è una possibilità per essere felici: sei disposto a dare una possibilità all’impensabile?

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Ombrello Elena Arevalo Melville - Francesca Romanini (traduttrice) 40 pagine Anno 2019 Prezzo 16,00€ ISBN 9788832137088 Editore Bohem
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