Chi non hai mai costruito un castello di sabbia? Un’esperienza che accomuna l’infanzia di tanti bambini che hanno o hanno avuto la fortuna di entrare a contatto con il mare è la costruzione di un castello di sabbia.

Tanti sono i racconti che hanno cercato di restituire attraverso immagini e parole ciò che di immaginifico si scatena nella semplice composizione di sabbia bagnata, un secchiello e una paletta.

Einat Tsarfati riesce con Il castello di sabbia a raccontare il gioco, intrecciando il filo della storia prevalente, ad un ordito di piccoli spunti narrativi che trovano nelle immagini il loro incipit e che lasciano ai lettori la possibilità di essere seguiti: dalla spiaggia brulicante di personaggi bizzarri, ai personaggi blasonati che partecipano alla festa nel castello…

I lettori si ritrovano su un’affollata spiaggia libera piena di avventori che si rosolano sotto il sole estivo, tra i quali riconosciamo una famiglia che abbiamo già incontrato…

La  bambina, in riva al mare, inizia costruire il proprio castello.

«Mi piacciono i castelli. Così ne ho costruito uno di sabbia. E non un castello qualunque. Un vero castello, con cupole, torri e un fossato per i coccodrilli»

La magione più che principesca diventa il vero centro della storia, raggiungendo dimensioni ragguardevoli che permettono di accogliere i veri abitanti del castello: i re e le regine!

Una vero e proprio esercito di reali provenienti da tutto il mondo converge nelle fastose stanze in cui è suddiviso il castello (anche in questo caso le tavole illustrate e brulicanti offriranno diversi spunti per … perdersi!).

Tra gran gala a cui viene servito il gelato «a qualsiasi ora» e tornei di carte, tra acrobatiche sfide di Twister e racchettoni… i lettori si districano tra serre, toilette e segrete piene di forzieri fino ad intravedere stanze tra le più inaspettate (non vi dirigereste anche a voi immediatamente alla sala di palline colorate?!).

Il testo dell’autrice e illustratrice israeliana offrono una lettura descrittiva, mentre le immagini collaborano ad arricchire la storia con dettagli, approfondimenti e un micromondo di storie.

Non si può, però, negare che tra gli effetti collaterali dei castelli di sabbia ci sia… la sabbia! Perché tra i limiti e i difetti della sabbia c’è quello di essere estremamente fastidiosa e di difficile controllo.

Ecco dunque che l’allegra (ma viziata!) combriccola di re e regine si trova a fare i conti con tutta una serie di seccature inaspettate e la tolleranza, appena smorzata da un’epica partita di palle di sabbia, viene poi definitivamente perduta con l’arrivo improvviso di un’onda di grande dimensioni che spazza via tutto e tutti.

«È arrivato il mare e ha portato via tutto. Così ho costruito un castello di sabbia»

Non rimane che ricominciare a costruire un castello!

Il gioco del castello diventa reale e si intreccia agli altri mille giochi che si fanno in spiaggia o alle distrazioni vacanziere (come i gelati o le onde!) eppure non perde la coerenza del racconto immaginato, che si svolge dentro al castello.

Il finale ci suggerisce cromaticamente l’arrivo in un altro luogo (di che colore era la sabbia?) o la trasfigurazione del panorama in qualcos’altro. Una tavola illustrata esattamente sovrapponibile a quella che aveva dato il via alla costruzione del castello ci racconta che il mondo non rimane lo stesso dopo che si è intrapreso il grande viaggio del gioco!

Una storia d’estate e vacanze in cui Einat Tsarfati riesce a intravedere, nel non visto (chi ha mai visto gli interni dei castelli di sabbia!) un mondo brulicante di idee storie e avventure.

Un bel libro per bambini dai 3 anni.

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Il castello di sabbia Einat Tsarfati - Giusy Scarfone (traduzione) 48 pagine Anno 2024 Prezzo 14,00€ ISBN 9791255331506 Editore Il castoro
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