L’idea di diverso, la coscienza che un uomo è diverso da un animale e da una pianta, che gli uomini possono essere maschi o femmine, ma che comunque, a prescindere da ogni classificazione, ogni uomo, donna, animale o pianta sia unico con delle caratteristiche proprie, con delle doti particolari, con dei punti deboli e con una storia irripetibile, ecco questa idea credo sia molto lontana dalla coscienza di Saverio. Non solo come coscienza, ma proprio come problematizzazione. Il concetto c’è in nuce, ma è ancora relegato a macrocategorie che un bambino di 3 anni appena riesce a gestire: “io sono un piccolo, lui è un mezzano” oppure “mamma non avere paura, ci sono io che sono un maschio come papà e i maschi sono più coraggiosi”. Data questa premessa non credo che La cosa più importante di Antonella Abbatiello sia stato portatore di un messaggio comprensibile per Saverio, credo sarà più adatto l’anno prossimo a 4 anni, ma vi saprò dire.
Il libro, tra l’altro, è stato premiato dall’Unesco proprio per il contenuto che cerca di trattare: la diversità.
La trama racconta di una riunione di animali dove ognuno dichiara quale, secondo ciascuno, è la qualità più importante che si deve avere. Scontatamente ognuno si riferisce ad una caratteristica propria: le ali, il colore, la proboscide, gli aculei etc. Al che tutti gli altri animali provano ad immaginarsi con le ali, gli aculei, la proboscide… Tirando le somme alla fine gufo ipotizza che forse ogni caratteristica è importante: tutte?!?!?! Il risultato di questo distillato di “meglio” è una galleria di mostri tutti uguali! Ma noooo, dice il gufo, ciascuno ha qualcosa di unico e il meglio è proprio calibrato su ogni individuo. Evviva, sembrano dire gli animali: ognuno può essere se stesso!
Insomma i contenuti ci sono e semplificati il giusto, anche se mi sembra manchi una parte construens: cosa mai fanno gli animali con le loro qualità uniche? Qualche perplessità mi ha lasciato anche la struttura del libro e delle illustrazioni. Innanzitutto si alternano pagine singole a pagine doppie da aprire, tuttavia il testo che accompagna queste ultime è scritto all’esterno (a pagina chiusa, per intenderci) e quindi l’illustrazione doppia si apre per chiudersi immediatamente, senza che gli ascoltatori si godano davvero i disegni: perché non scrivere il testo all’interno dell’illustrazione? Gli animali rappresentati poi sembrano spesso in preda all’angoscia o alla paura, con degli occhi sbarrati e delle posture allarmate che metterebbero sul “chivalà?” chiunque e che lasciano al lettore un certo senso di inquietudine (fortunatamente sorridono alla fine). Saverio si è divertito a guardare le doppie pagine con gli animali immaginari: il coccodrillo con le ali, il leone verde etc.
Per il resto il testo è ripetitivo e semplice e piace ai bambini. Bello anche il font corsivo finale delle voci degli animali.
Saverio non si è proprio appassionato, forse per l’età o forse per le ragioni esposte: lo abbiamo riportato in biblioteca, vedremo se tra un po’ sarà più nelle sue corde!
La cosa più importante
Antonella Abbatiello
48 pagine
Anno: 2011
Prezzo: 13,50 €
ISBN: 9788882222451