Uno degli autori e illustratori che in modo più chiaro ha segnato la mia infanzia è stato certamente Dick Bruna, autore olandese, che con Miffy e i suoi bambini stilizzati e sorridenti ha invaso il mondo della me bambina negli anni ’80.
Questo autore e designer che ha determinato una svolta importante nella concezione del libro per bambini mancava da 20 anni dagli scaffali italiani (recentemente solo il piccolo editore Vanvere ha portato Il pesce), ma Lupo Guido ci fa ben sperare che Un viaggio nell’arte con Miffy sia solo il primo passo di un ritorno che molti attendevano.
L’editore italiano, sempre molto attento nel ripescare chicche del passato, sceglie un libro che Dick Bruna pubblicò nel 1997, quando aveva 70 anni, una scelta che può sembrare strana, ma che invece ha tutto il sapore di una scelta programmatica.
Dick Bruna infatti fu spinto irrimediabilmente a dedicarsi all’arte proprio dopo l’incontro con grandi artisti come Matisse, Picasso, Chagall…che lo invitarono a guardare il mondo con occhi diversi e a desiderare di riuscire a raccontarlo attraverso la sua arte. Racconta tutto questo, con esempi e molte immagini, il volume della collana The Illustrators a lui dedicato:
«Vidi Picasso per la prima volta e Léger e tutti quei grandi pittori. Quando incontrai le sue opere – in particolare i collage – Matisse divenne l’uomo più importante della mia vita»
È quindi interessante che l’editore italiano abbia voluto incominciare proprio da uno degli ultimi libri del designer e illustratore olandese per riportarlo in Italia, perché Un viaggio nell’arte con Miffy «è un memoir in dodici doppie pagine che rivela non solo le influenze di Bruna, ma anche la sua giocosità e il suo amore viscerale per l’arte […] ci racconta tutto ciò che c’è bisogno di sapere su Dick Bruna»
In apertura di questo libro Miffy grande beniamino-beniamina (inutile definirne il genere) dei bambini di tutto il mondo, quasi fosse un alter ego del suo autore si trova idealmente a passeggiare per un museo, da quel momento la stessa Miffy o un personaggio qualsiasi del suo universo, posto accanto ad un’opera d’arte, rivolgerà ai lettori domande curiose e importanti che permetteranno al lettore di varcare, attraverso l’esperienza estetica, un confine sottile: nel rispondere alle domande, l’opera d’arte diventa tua!
«Diventato vecchio, Henri Matisse faceva un po’ fatica a tenere in mano il pennello. Così, decise di ritagliare forme anziché disegnarle. insomma, era un po’ come dipingere con le forbici. E tu, quali forme ritaglieresti per il tuo disegno?»
«Henri Rousseau dipingeva tigri, scimmie e piante tropicali, anche senza essere mai stato in una vera giungla. Come fai a capire che c’è un temporale?»
Lo stile illustrativo di Bruna, che sosteneva come Matisse di disegnare con le forbici, ha un’essenzialità che non è per nulla casuale: l’orientamento delle orecchie, il posizionamento degli occhi, la bocca crociata, il tratto nero tremolante… tutto potrebbe suggerire un’asetticità incapace di comunicare emozioni, invece proprio come accade nelle bambole steineriane questa apparente neutralità apre la porta al coinvolgimento vero del bambino che riesce a proiettare il proprio sentire su quei volti empaticamente in attesa.
Come Munari, anche Bruna intuì che la sintesi fosse una strada preferenziale per la comunicazione vera con i bambini, eppure questo non stride mai nell’accostamento ad opere d’arte elaborate e stilisticamente diverse, anzi la capacità di comunicare si amplifica nel gioco specchiato delle pagine, che accostano leggère pennellate di Morisot ad una “solida” Miffy che legge: l’una permette al bambino di comprendere meglio il linguaggio complesso, simbolico e stratificato dell’opera l’arte.
«Passo molto tempo a rendere i miei disegni più semplici possibili, ne getto via molti, prima di raggiungere quel momento di accettazione»
Questo albo che dialoga spontaneamente con l’arte ha il gran pregio di rendere evidente la filiazione che questo artista riconosceva ad artisti quali Chagall, Matisse…, ma nello stesso tempo risulta un libro perfettamente pensato per i bambini, che aldilà di qualsiasi nome altisonante riescono a immaginare e a giocare: attraverso 24 opere d’arte i personaggi bambini di Bruna insieme ai suoi lettori scoprono qualcosa di sé e del mondo.
Bentornata Miffy, aspettiamo tutti i tuoi libri!