Avevamo già incontrato Elmer e io mi ero fatta l’idea che fosse nato dalla mente di un illustratore giovane, contemporaneo: l’elefantino è così pop, ci sono i supereroi, le tavole sono così colorate e movimentate eppure moderne per alcuni particolari… poi ho scoperto che invece si trattava di David McKee, che è un illustratore nato nel 1935 (!), e allora ho riconosciuto la mano o meglio ho riconosciuto gli occhietti un po’ cerchiati, che sono gli stessi di re Rollo, paladino di uno dei miei libretti preferiti da bambina.
Elmer è un elefantino strano, come si evince alla prima visione del libro, infatti è un elefantino a scacchi colorati, degno membro di una famiglia alquanto particolare: il cugino Wilbur è a scacchi bianchi e neri, la zia è a rombi azzurri :) … Il contesto però è altrettanto multiforme, tanto che ad esempio in questa avventura appaiono anche un branco di amici rosa e Super Elefantino, un elefante dai superpoteri. Dato questo contesto non credo che la differenza sia un punto problematico-tematico del personaggio: Elmer è un elefantino a scacchi multicolori. Punto. Ciò che lo caratterizza e che molto mi è piaciuto non è quindi il suo essere diverso, ma la gentilezza, il modo pacato (molto elefantesco, per certi versi) di muoversi nel mondo, di trattare con attenzione e tatto i suoi amici, di aiutarli. Elmer è un elefantino pop, ma con una moderazione che fa sorridere.
Nella avventura particolare che stiamo leggendo in questi giorni, Elmer, Rose e Super Elefantino, addirittura il piccolo Elmer fa da spettatore ad una vicenda che riguarda due suoi amici: Rose e Super Elefantino. Un vecchissimo elefante rosa di nome Anziano compie 100 anni. La festa potrebbe tramutarsi in tragedia se proprio Elmer, con la sua sola presenza, non riuscisse a far in modo che il suo amico Super Elefantino conosca Rose e salvi Anziano.
La storia è semplicissima, molto breve ma comunque simpatica e particolare: c’è il trambusto e il vociare del branco, la festa di compleanno con il conto rumoroso degli anni, il salvataggio di Super Elefantino, il volo di Rose, il tutto chiosato da Elmer che con il suo aplomb dichiara: «In realtà tutti i giorni sono un po’ speciali». Frase, tra l’altro, molto vera, a mio parere.
Il testo è disposto su parti di sfondi monocromatici lasciati neutri e probabilmente proprio pensati per il testo. I disegni sono super colorati con contorni fini e campiture tendenzialmente piatte, soprattutto per quanto riguarda i personaggi. Gli sfondi sono ricchi di particolari, a volte ombreggiati, e si riconoscono le pennellate di colore. Ciò che è bello è che tutto è lievemente in movimento: le piante morbide, ma anche le rotondità degli elefanti, tutti diversi (!), comunicano un’energia, calma. E poi insomma, Elmer, il nostro eroe, scavalca proprio ogni cliché: non è l’eroe un po’ anonimo che si trasforma, non è l’avventuriero, non è lo scalmanato, non ha neppure la tuta da supereroe, è un pacifico elefante multicolore con una curiosità e un cuore molto vivo.
Saverio ama molto le sue avventure sia perché molto comprensibili e semplici sia perché il personaggio lo ha colpito, forse per i colori forse per il carattere, non saprei. Vantaggio non indifferente è inoltre il fatto che, in casi di necessità, ricopiare Elmer e chiedere a Saverio di colorarlo, lo occupa per un bel po’ di tempo ;)
Elmer, Rose e Super Elefantino
David McKee
24 pagine
Anno: 2013
Prezzo: 13,00 €
ISBN: 978 8804628255