www.comeunacipolla.it è un progetto nato a settembre 2015 con l'obiettivo di «aumentare il senso critico nei confronti dei libri per bambini e indagare in profondità alcune tematiche legate alle letteratura per l’infanzia, nella speranza che lo sguardo di ciascuno possa diventare più sensibile e competente».
Siamo in 7, sette sguardi diversi, sette sensibilità diverse e se ci fate caso e leggete i nostri spazi virtuali personali sette gusti differenti (Ada e Silvia de le Galline volanti, Alessia libraia di Radice-Labirinto, Dieuwertje di Un libro ancora, Karin libraia di Librambini, io, Marina autrice della rubrica Leggere Insieme in cultura/letteratura Luukmagazine).
Ci ha unito un desiderio: ci sarebbe piaciuto ritrovarci intorno ad un tavolo a discutere e ad ascoltare quello che altre avevano da dire intorno a quell’albo, a quell’autore… insomma volevamo dialogare intorno alla letteratura per l’infanzia e gli albi illustrati (che possono essere cose molto diverse eh!). Sapevamo che non sarebbe stato semplice, non sarebbe stato immediato neanche decidere se bere birra, oppure non bere affatto, mangiare pizza o vegetariano, perché siamo diversissime le une delle altre, però ci interessava il parere dell’altro forse perché avevamo imparato a stimarci.
La stima esige del tempo e infatti non ci siamo trovate subito, sono passati mesi e in certi casi anni, in alcuni casi ci siamo viste, abbiamo spacciato libri fuori catalogo trovati per caso, siamo andate a mostre insieme e poi ci siamo scritte, abbiamo visto i rispettivi pargoli e in certi casi i rispettivi mariti/compagni, in altri casi non ci siamo proprio viste affatto.
Questo è significativo, per me: nel tempo, nonostante la lontananza, alcuni rapporti si sono rafforzati.
Alessia ha avuto l’idea nata da un’acuta osservazione: sempre più le persone si dimenticano di commentare sui blog, lo fanno solo sui social e questo fa perdere la memoria delle discussioni, dei pareri e dei pensieri e se le parole si perdono, non si riesce mai ad andare a fondo, noi invece volevamo far tesoro delle discussioni, avere un luogo dove ritornare e rileggere pareri differenti e discordanti intorno allo stesso libro, volevamo uscire dal “seminato” più o meno sicuro degli addetti ai lavori e capire le reazioni del lettore, di qualsiasi lettore.
La cipolla ci rappresenta: siamo tanti strati, diversi e non abbiamo paura di andare sempre più a fondo.
Questa è stata l’origine, poi i diversi strati hanno dovuto adattarsi gli uni agli altri. Dovete sapere che tra di noi c’è chi praticamente non sa cosa sia un computer, chi lavora solo dopo le 2 di notte, chi cena alle 18 e alle 19 è sul pezzo, chi invece alle 18 è solo a metà del pomeriggio, c’è chi fa tre lavori insieme, chi lavora e basta e chi lavora di più ancora.
Poi siamo partite ci siamo interrate e con calma abbiamo iniziato ad adattarci e a mettere radici: discutere insieme è stato da subito naturale e abbiamo iniziato a divertirci. Dialogo dopo dialogo scoprivo particolari a cui non avevo pensato, riflettevo su dettagli sui quali non mi ero mai soffermata, avevo voglia di leggere di più e di leggere meglio.
Il dialogo, nel suo esercizio, aiuta tutti gli interlocutori, perché i contributi diversi, inaspettati e nuovi provocano e arricchiscono l’immaginario di ciascuno e, se si è leali, si va sempre più a fondo.
Questo è quello che c’è in gioco e io sono felice e grata di queste compagne: imparo ogni giorno e non solo per quanto riguarda la letteratura, imparo un modo diverso di capire e guardare, imparo accenti e sensibilità. Non c’è ansia da prestazione, la curiosità è il guadagno di ciascuno.
Comeunacipolla è un progetto che mi piace e mi piacerebbe invitarvi tutti a partecipare, dovreste godervi le nostre discussioni, le litigate e le scoperte e soprattutto dovreste offrirci il vostro parere.
In queste settimane stiamo parlando di come scegliamo gli albi e in particolare gli albi per i più piccoli: venite a trovarci questo è il nostro salotto.
Purtroppo è un progetto che si è concluso e non abbiamo rinnovato il contratto per il sito
Oh no, se clicco su “questo è il nostro salotto” mi manda a un sito di scarpe, solo a me succede? Grazie
Elisa