Sono molto contenta che qualcosa nell’ambito dei libri fotografici si muova anche in Italia e il libro di Carolina Zanier per Camelozampa, Come me, come te, mi è sembrato un interessante tentativo di organizzare i pensieri e le esperienza dell’autrice.

Carolina Zanier è infatti conduttrice di percorsi artistici a cavallo tra natura e umanità e, in questo suo primo libro, accosta sue fotografie (questo aspetto non è scontato ed è molto apprezzabile!) che riguardano il mondo naturale e la vita umana della sua famiglia e di bambini che conosce e incontra.

Il gioco visivo prevalentemente basato su una sintonia e un parallelismo “formale” tra mondo umano e mondo naturale (il fiore della Bignonia ha una “bocca” che ricorda la nostra, le impronte digitali richiamano i cerchi di accrescimento degli alberi, l’ombelico segna la cicatrice di qualcosa che si è staccato come i nodi sui tronchi…), si sposta impercettibilmente a contenere parallelismi che riguardano una riconosciuta sintonia che ci fa muovere nel mondo (ci orientiamo in luoghi sconosciuti, ci stringiamo per confortarci, ma in realtà per vivere…) fino ad arrivare ad associazioni visive che si trasformano in qualcos’altro solo grazie ad un occhio simbolico che si posa sul mondo: ad esempio è innegabile e sorprendente che lo stelo di Angelica silvestre riproduca, nella sua forma, le “stelline” che si accendono sopra una torta ed entrambe sembrano festeggiare! È curioso che un orizzonte di alberi specchiati in un lago ricordi un tracciato cardiaco.

Entra in campo in questi casi l’occhio allenato di chi è avvezzo alla letteratura e all’arte e coglie sintonie improvvise che gli permettono di vedere qualcosa che non tutti vedono.

Quella raccolta in queste pagine, dunque, non è una riflessione neutra e non credo nemmeno universale, ma propriamente compone un quaderno visivo e fotografico di appunti di una voce precisa, curiosa e interessante, come testimonia la “legenda” che costituisce il “diario fotografico sentimentale” che occupa gli ultime quattro pagine.

Questa documentazione contiene, a mio avviso, tutti i contenuti che era sufficiente fornire al lettore:

«Zolla di terra arida in cima al Monte Agnello in Val di Fiemme. Micol, quando mostra con fierezza ai suoi amici l’esito della sua ultima caduta in bicicletta. Parco Rizzani Pagnacco»

Perché nell’ottica di incontrare uno sguardo specifico e quindi originale il testo che accompagna le foto risulta - a mio avviso - superfluo, forzando un’interpretazione universale delle immagini che poteva invece essere affidata al lettore («sei unico / scegli / ti stacchi / vuoi diventare grande...»).

Credo si debba scommettere di più sulle competenze dei lettori e sulla forza delle immagini!

Che bello riconoscere ad bruco la stessa forza di volontà di un bambino che cerca di arrampicarsi su un albero! Che vertigine immedesimarsi in un piccolo insetto che cerca la strada in quella che, agli occhi di tutti, è una foglia ma che per lui è una distesa intricata come per noi una città sconosciuta e intricata di vie e viottoli!

Un racconto fotografico che è come un canto di istantanee su un mondo che è appena fuori dalla porta e che ci ricorda che siamo dentro una trama di esseri viventi che possiamo imparare a guardare con sorpresa, sentendoci parte di un’unica vita.

Un libro che proporrei liberamente anche ai bambini piccoli (dai 2 anni), ma che credo sarà anche molto apprezzato dagli adulti come libro “augurale”.

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Come me, come te Carolina Zanier 56 pagine Anno 2024 Prezzo 20€ ISBN 9791254641125 Editore Camelozampa
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