I grandi capolavori dell’Opera e Il lago dei cigni esplorano in modo originale e diverso il vastissimo tema della storia della musica, nello specifico approccio al balletto e all’Opera.
Il testo di Serenella Quarello e Fabiana Bocchi ha una impostazione tradizionale e intende mostrare e raccontare le più grandi opere liriche della storia attraverso schede e approfondimenti che riguardano sia la scenografia che gli interpreti, i costumi, i compositori, le opere stesse.
Un testo quasi divulgativo che racconta 14 grandi opere: per ognuno una grande pagina rende l’ambientazione scenica con una citazione dei versi più noti, segue poi un approfondimento dettagliato sulla trama, gli interpreti più iconici, la storia del compositore e curiosità storiche che riguardano le diverse messe in scena. Questo ampio apparato di notizie crea, quasi indirettamente, una sorta di storia dei cantanti lirici e dei compositori, attraversando i secoli d’oro del canto lirico dal Don Giovanni di Mozart (1787) fino alla Madama Butterfly di Puccini (1904).
Le succinte ma precise biografie ci raccontano dei grandi compositori da Beethoven a Mozart, da Rossini a Bellini, da Donizetti a Wagner da Verdi fino a Bizet. Ma le notizie riguardano anche gli interpreti, le sceneggiature, gli episodi particolari delle diverse rappresentazioni, i momenti memorabili come le critiche e gli scandali.
Quello che si compone pagina dopo pagina è una sorta di storia della musica e dell’Opera stessa che va e attraversa i secoli grazie alle voci, alle interpretazioni e attraverso il genio di grandi musicisti e librettisti che hanno fatto la storia della musica.
Intervallano questo percorso alcuni approfondimenti dedicati ai direttori d’orchestra, ai diversi teatri, all’etichetta che richiede ogni grande teatro, ma c’è anche una curiosa sezione dedicata alle ricette legate alle opere e ai compositori: piatti concepiti e nati in onore di una cantante o di un’aria, per soddisfare i gusti di compositori più o meno esigenti.
Evocative le illustrazioni di Fabiana Bocchi che suggeriscono la sensazione generale delle storie sul palco, ma che sanno farsi anche descrittive nei ritratti di musicisti e cantanti.
Immagino questo testo in mano a ragazzi (dagli 8 anni) che vogliano avvicinarsi all’opera o che siano in procinto di assistere a una grande rappresentazione a teatro o che desiderino approcciare questo mondo ritenuto lontano, ma sorpreso come affascinante.
Tutt’altro tipo di approccio scopriamo nella realizzazione de Il lago dei cigni raccontato da Francesco Micheli. Quest’opera creata in collaborazione con la Filarmonica della Scala è un testo molto originale che riesce a intrecciare la narrazione personale dell’autore-narratore (Francesco Micheli) alla storia del compositore Pyotr Ciajkovskij, alla figura di Siegfried, protagonista del balletto Il lago dei cigni.
Il racconto autobiografico, le sensazioni, i ricordi di un’adolescenza vissuta nella provincia bergamasca percepita come lontana da quei poli splendenti che gli adolescenti immaginano come luoghi ideali di vita, si intrecciano alle contraddizioni e alle tensioni di uomo che, nella Russia dell’Ottocento, sfidava la famiglia e il sentire comune per dedicarsi alla sua passione: la musica.
Ma ciò che Francesco Michele realizza in questo libro è una doppia sovrapposizione che permette da una parte di illuminare il lavoro del compositore russo in relazione al personaggio creato per il balletto (quanto della vita dei tormenti delle vicende personali vengono riversate in questo giovane principe?), e dall’altra di illuminare grazie alla vicenda di Siegfried l’adolescenza di un ragazzo della contemporaneità.
Temi come l’amore, la coscienza di sé, la ricerca della felicità, il tormentato e perenne conflitto con la propria storia e i propri genitori sono passaggi della vita che appartengono all’essere umano da sempre, nell’Ottocento, nelle fiabe e oggi.
Quello che ne viene fuori è un brillante racconto che mostra tutta la sua modernità la sua contemporaneità pur parlando attraverso il linguaggio della musica.
Il discorso musicale si fa, in questo caso, compagno ai ragazzi e rappresenta la vera forza di questa narrazione (si possono sentire le tracce audio!).
Siegfried si innamora di Odette, ma poi ingannato la tradisce, il dolore lo strazierà… riuscirà a riconquistare il suo amore?
Le illustrazioni di Marino Neri insistono su questo aspetto contemporaneo regalandoci un’immagine di Siegfried che assomiglia molto ad un ragazzino di oggi con la felpa calata sopra la testa e il capo ciondolante.
Arricchiscono in modo sostanziale questo libro le musiche registrate realizzate dalla filarmonica della scala che rendono ragione e danno spazio alla vera protagonista: la musica.
La narrazione alterna pagine bianche con scritte nere – dove il pensiero di Francesco Micheli si racconta e racconta la vita di Ciajkovskij – a pagine nere con scritte bianche che invece raccontano, riattualizzandola, la storia nascosta tra le pieghe della musica del compositore russo.
Un storia eclettica che racconta di sogni, frustrazioni, desideri e lotte per essere se stessi.
Una proposta originale per sentire quanto la musica classica possa ancora oggi farsi compagna ed espressione dei moti dell’animo.