Buona vita tesoro mio!
Buon primo giorno di scuola!
Sabato siamo andati insieme a scuola a conoscere la tua maestra e i tuoi compagni. Tutti ti hanno accolto con amorosa e gentile attenzione, tanto che io non ho potuto che rimanere commossa. Ti hanno dato un pesciolino di carta rossa con il tuo nome e tu un po' indeciso, con le mani in tasca e le parole chiuse in bocca, hai iniziato a scrutare intorno. Gli amici grandi della quinta insieme alla tua maestra Romina avevano preparato per te uno spettacolo speciale, tu eri lì seduto un po' guardingo, ma curioso.
Era la storia di un pesciolino nero, diverso da tutti gli altri suoi amici rossi. Un giorno un tonno gigantesco si mangiò tutti i piccoli pesciolini rossi e Guizzino, questo il nome del piccolo pesce nero, dapprima rimase sconfortato, poi la bellezza del mare lo travolse e lui capì che il dolore non era tutto. Il mare è colmo di meraviglie e Guizzino le conobbe tutte: ma non era abbastanza. Un giorno incontrò un gruppo di pesciolini rossi che tanto gli ricordò la sua famiglia.
«“Andiamo a nuotare nel sole e a vedere il mondo,” disse felice. “Non si può,” risposero i pesciolini, “i grandi tonni ci mangerebbero”. “Ma non si può vivere così nella paura,” disse Guizzino “bisogna pur inventare qualcosa”. E Guizzino pensò, pensò a lungo. E improvvisamente disse: “Ho trovato: noi nuoteremo tutti insieme come il più grande pesce del mare”».
Insieme si ha meno paura: insieme alla propria famiglia e poi, per espansione o per affidamento, insieme alla propria maestra e ai propri compagni. Non importa se si è piccini: se ognuno dà il proprio contributo, se ognuno mette a disposizione quel che è, si possono fare cose grandi e si ha un po' meno paura.
Questo libro scritto nel 1963 da Leo Lionni è, come la maggior parte dei suoi racconti, ispirante per la tecnica rappresentativa nuova in quegli anni, attualissimo per la modernità della trama, capolavoro per l'originalità nella declinazione fantasiosa dell'idea.
Il testo è sintetico: quando si legge Lionni non si trovano parole o immagini connotative, non ci sono momenti estetici, la storia sembra chiaramente interessata solo a raccontare una vicenda ben chiara, senza pause, con energia e determinazione. La stampigliatura e gli acquerelli colpiscono per la diversità rispetto all'iconografia "solita". Lionni è uomo manuale: che strappa, incolla, segna, scava... Ogni libro è una tecnica, ogni idea si declina in esperimento.
Sei stato contento sabato, tesoro mio, non ci sono state note di malumore, tutti sembravano lieti di averti con loro e la mamma ha tirato un mezzo sospiro di sollievo.
La tua testa spiccava su tutti e tu, dall'altezza dei tuoi ancora 5 anni, hai sorriso, hai abbracciato, hai chiesto che ti legassero le scarpe, hai corso, hai cantato e poi hai ricevuto in dono dalla tua maestra Rosso Arcobaleno (così lo hai chiamato!) che adesso sguazza allegro nella sua vasca controllando che il coniglio sotto di lui non faccia guai.
Sarà una avventura, sarà la tua avventura, piccolo mio, ne sei capace, ma non sei solo: la tua mamma e il tuo papà nuotano con te, ancora a vista.
P.S. Ho scelto di mostrarvi, nelle immagini, non il libro stesso, ma come questo testo sia stato di ispirazione a molti, per questo di seguito i crediti delle immagini che ho pescato (e complimenti per i lavori!): immagini uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove (e copertina).