La prima impressione che ho avuto nel leggere 60 attività Montessori in cucina è stata: ma queste attività noi le svolgiamo già quotidianamente! E questo a mio avviso dice la bontà di questo testo, perché ultimamente l’etichetta “Montessori” viene utilizzata come raccolta di attività, compiti… varianti di giochi considerate migliori dei soliti lavoretti, ma comunque possibilità di impegnare il tempo dei propri bambini, magari dedicandosi ad altro. Ma siamo sicuri che la Montessori avesse in mente questo quando scriveva la celeberrima frase “aiutami a fare da solo”? Quello montessoriano è un approccio globale al bambino e al suo mondo, un modo per vivere insieme la quotidianità, il gioco e l’insegnamento, tenendo conto delle competenze del bambino nelle diverse età. È lo sguardo sul bambino e sul mondo che va educato e va educato principalmente negli adulti, perché possa guardare diversamente le solite cose di casa e offrirle al bambino come un’occasione per stare insieme a lui e insieme con lui crescere.
«Per capire occorre conoscere, per conoscere occorre osservare. Il bambino cresce, muta bisogni e interessi, alcuni geneticamente programmati, altri personali. L’ambiente fisico ed emotivo che lo accoglie deve saper osservare, comprendere e adattarsi»
Non aspettatevi dunque, una serie di esercizi da far compiere ai propri bambini, ma una scoperta di come poter vivere con lui anche il luogo della cucina. Per metà del volume le due autrici (italianissime, finalmente! Guardate il sito di Annalisa Perino!) ci parlano di “competenze di base”, cioè quei gesti e quelle occasioni preziose che sono quotidiane: sgranare i baccelli, apparecchiare, sparecchiare, lavare i piatti, impanare grattugiare… L’altra metà del volume è dedicata alle esperienze, il che non vuol dire ai “lavoretti”, ma a quei gesti e a quelle occasioni magari dimenticate ma possibili, piacevoli, belle da vivere in cucina e poco fuori: le boccette dei profumi (avete mai odorato le spezie e gli odori?), toccare e riconoscere (avete mai accarezzato il guscio di una noce?), collezionare i semi (quanti semi hai mai guardato?)… Chiara e diretta l’appendice finale, che racconta del metodo montessoriano, esemplificative e semplicemente coinvolgenti le foto. Un'ottima occasione per riscoprire la cucina insieme ai propri bambini, anche piccoli (dai 2 anni!).
E se non vi bastasse il primo testo, la stessa autrice Federica Buglioni ha firmato un altro testo bellissimo per vivere la cucina: Naturalisti in cucina. In questo caso non viene citata Maria Montessori, ma ogni pagina vibra del suo pensiero. Nessuna ricetta, nessuna cosa da fare, ma tanti, tantissimi spunti per guardare le solite cose con uno sguardo nuovo, curioso, interessato, affascinato. Il testo si rivolge qui direttamente ai ragazzi e quindi si rivolge ad un target di età maggiore (dai 7 anni). Avete provato a tagliare una mela e ad osservarne le simmetrie? Come si sviluppano le foglie? E con quali colori comunicano le piante? Come si attaccano le foglie al fusto? Come tutta la collana PiNo, il libro si sviluppa come un arioso taccuino, con molti spazi per annotare, disegnare… Il percorso sconfina anche tra frutti selvatici, funghi e ospiti più o meno graditi alle piante. Anna Resmini dona rigore e chiarezza ad ogni indicazione, osservazione e commento.
Guardare, riconoscere, ammirare. Un altro libro bellissimo per diventare curiosi scienziati della quotidianità, a partire proprio dalla cucina.