Durante i pomeriggi invernali, ma in generale quando le uscite all’aperto scarseggiano, la musica può essere una risorsa preziosa. Vi ho già raccontato come cantare non sia esattamente nelle mie corde e, in effetti, mi capita raramente di recensire libri di filastrocche e canzoni con cd da ascoltare, ma ancora una volta non posso negare che sono mesi che questi testi ci fanno compagnia nei trasferimenti in auto (prima) e nei pomeriggi un po’ annoiati (ultimamente).
Orchestra di coccole è stato curato da Mamme in sol, un’associazione interessante che si occupa di promozione della musica nella quotidianità dei bambini. I testi sono dunque pensati per il gioco con i bambini piccini, con una particolare attenzione alle loro abilità (dai primi mesi fino ai 2-3 anni): filastrocche cantate per giocare al cucù, per farsi il solletico, per accarezzarsi, per sbaciucchiarsi, per ballare e naturalmente anche per rilassarsi e dormire.
I testi sono orecchiabili, facilmente memorizzabili e divertenti; la qualità del suono e la musica sono coinvolgenti.
Il libro e il cd (in realtà potete scaricare i file audio anche sul telefono tramite Qcode) si accostano alla pari, nel senso che il libro ha un suo valore che è uguale a quello che ha la musica. I bambini, grazie alle illustrazioni di Giuditta Gaviraghi, potranno apprezzare e ricordare le filastrocche mentre sfogliano il libro e gli adulti potranno ricordare le parole delle canzoni, nel caso se le scordassero e non avessero modo di ascoltare la traccia audio. L’illustratrice sceglie una galleria di famiglie animali e le ritrae nel momento del gioco, proposto dai testi delle filastrocche. Il libro, dunque, si lascia sfogliare come una raccolta visiva di giochi, con una sua coerenza e una sua bellezza originale data dall’interpretazione delle immagini.
Orchestra di coccole si presenta come un prodotto curato e rivolto schiettamente ai suoi lettori piccoli, quasi senza bisogno della mediazione dell’adulto: i bambini ve lo canteranno da subito!
Ma solo i bambini più piccoli possono godere del gioco della voce e della musica?
Il collettivo QB che ci aveva conquistato con un volumetto ancora oggi validissimo e rivolto ai più piccoli, prova, con Canzoni a matita, a rivolgersi ad un pubblico più grandicello (mi immagino dai 5-6 anni) con una serie di canzoni che si ispirano a una realtà quotidiana fatta di uscite in bicicletta, numeri, lettere, scarpe da ginnastica… un orizzonte più vasto e diverso.
I testi delle canzoni sono meno spiccatamente riconducibili alle filastrocche: spesso sono giochi fatti con i suoni delle lettere, che si combinano in suoni eclettici e onomatopeici (con il mio secondogenito che segue logopedia, lo stiamo sfruttando in modo particolare!). La musica lascia spesso spazio alla sola voce, ritmata e variata nei toni e nel volume. Più che giochi fisici - necessari e imprescindibili con i neonati - i bambini possono divertirsi e ridere, accostando parole simili ma diverse. Ci sono naturalmente racconti di avventure di tutti i giorni (l’allergia, i balli con il papà, il prurito…), ma anche testi completamente privi di senso dove il gioco può emergere nel suo spirito più puro del senso non necessario.
L’agile libretto non dà molto risalto alle immagini che servono da corredo per lo più marginale al testo, proprio forse perché si immagina che i lettori ideali possano essere già lettori e non abbiamo bisogno di appoggiarsi alla lettura delle figure.
Due proposte interessanti per movimentare i pomeriggi in casa, magari per darsi anche un mossa sul tappeto della sala.