La proposta cinese di questo mese - presente sul mercato inglese, francese e tedesco - L’élan ewenki, ci porta direttamente nell’ampia zona boschiva e nelle praterie della Mongolia interna, una regione particolarissima, con tradizioni culturali uniche date dall’isolamento e dalla prassi del nomadismo che spinge i pastori a muoversi seguendo le mandrie delle renne.

Blackcrane è un famoso autore cinese, che si è distinto per numerosi libri sugli animali dedicati alla sua terra natale, la Mongolia interna, appunto, nella Cina settentrionale; nelle sue storie, che spesso traggono ispirazione da storie vere, emergono i valori elementari della natura e della vita semplice che ne segue i ritmi. E quella che racconta in queste pagine è probabilmente una storia vera con al centro un anziano pastore di renne che, nel folto della foresta, un giorno abbatte un’alce: la gioia di poter portare al villaggio carne fresca è pari solo allo sgomento nel rendersi conto di aver ucciso una femmina ancora in allattamento, il cui cucciolo emerge titubante dal bosco.

Il piccolo d’alce con lo schietto affidamento che caratterizza molti cuccioli, invece di fuggire spaventato, si affida completamente al cacciatore, seguendolo fino alla sua tenda.

L’albo racconta la storia di questa strana amicizia tra il vecchio Guéli Schenké e l’impetuoso e maldestro alce che, pur piccolissimo, ha una stazza che fatica ad adattarsi alle misure delle mensole, degli spazi e dei recinti umani. Tuttavia il legame tra i due non si scalfisce.

Le illustrazioni di Jiu Er, artista cinese con una profonda sintonia con il mondo naturale, rendono queste scene di vita selvaggia molto intime e suggestive, ma anche molto precise nel documentare la sopravvivenza tra le foreste vergini, i fiumi e gli animali. Un’esistenza spartana dove spesso i rapporti umani sono rarefatti a causa delle distanze, aspetto sottolineato magistralmente dalle espressioni silenziose ma eloquenti con cui il protagonista osserva.

Il giovane alce diventa in poco tempo un gigante e Guéli Schenké, nonostante riconosca il profondo affetto che li lega, sa che la separazione è l’unica strada perché l’animale possa essere davvero libero. E così, pur allo stremo delle forze, il pastore compie il suo ultimo viaggio lontano, verso le foreste più vergini, insieme al suo inseparabile cane da pastore e al suo figlio-alce e, in una scena che abbiamo visto ripetersi in tante storie di amicizia tra animali e persone, sarà un fraintendibile colpo di fucile ad allontanare l’alce per sempre, ma ad assicurargli anche la libertà.

Il vecchio Guéli Schenké morirà lasciando libero l’alce, affidandolo alla foreste di cui diverrà uno spirito protettore, insieme al cane da pastore che immalinconito dalla perdita del padrone lo raggiungerà.

Il testo non mostra particolari velleità artistiche,ma descrive con molta semplicità questa storia straordinaria, inanellando uno dopo l’altro episodi quotidiani di vita insieme.

La parte descrittiva è affidata alle immagini minuziose dell’artista cinese che ha un talento unico nella rappresentazione di animali, spazi e piante distinte in modo quasi tassonomico

Una storia che ha lo sguardo gravoso e intenso dell’alce in copertina: un animale che diventa custode delle foreste e simbolo dell’autenticità di culture lontane e ancestrali.

P.S. L’autore ha una particolare predilezione per i cani: ha contribuito infatti a salvare dall’estinzione la razza canina della regione, il cane da bestiame mongolo.

L'élan ewenki Blackcrane - Jiu Er 64 pagine Anno 2019 Prezzo 18,50€ ISBN 9782355045462 Editore Rue du monde
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