Ieri abbiamo parlato di freddo e neve, guance arrossate e geloni alle dita: aspettiamo Natale e aspettiamo la neve. Questo è un po’ lo stato d’animo di questo giorni pigri eppure così frenetici, tuttavia uno dei libri più belli che ho incontrato in questi mesi e che non posso non proporre come strenna per i più “grandi” parla di mare e caldo e sabbia: Praia mar di Bernardo Carvalho.
Credo di essere riuscita a focalizzare questa meraviglia di libro, preparandomi per l’ultimo incontro di lettura LIA dedicato ai silent book. Nel cercare di ordinare, etichettare, descrivere e dunque comprendere l’universo selvaggio e variegato dei libri senza parole avevo già identificato qualche mese prima - in occasione di un altro appuntamento sul tema - una serie di categorie e quindi pensavo che avrei probabilmente trovato altri esempi, ma niente di più. Ma questo libro marino, caldo e ventoso non era per nulla collaborativo a lasciarsi descrivere.
Leggere Praia mar è come aprire la finestra, in una limpida, caldissima e ventosa giornata di luglio, su una spiaggia portoghese o comunque oceanica. È presto, c’è la bassa marea, i primi abitudinari frequentatori arrivano con calma, c'è ancora quella pace che permette di dedicarsi a meditare, leggere e guardare il cielo.
Ci si spoglia, si stende l’asciugamano, c’è chi cerca già un po’ di refrigerio nelle pozze, ma da solo, perso nei propri pensieri. È il momento buono per raccogliere conchiglie ed osservare le stelle e i ricci di mare provvisoriamente dimenticati fra i grani di sabbia.
Gradualmente la marea sale, lo spazio si anima: si gioca, si corre, si chiacchiera… Per alcuni l’elemento liquido è sorprendente, forse fastidioso, per altri è come sciogliersi, rilassarsi, per tutti è un altro mondo che con ostinata determinazione reclama il suo spazio. Fa sempre più caldo, l’azzurro prende il posto del beige accecante e granuloso della sabbia. I bagnanti compressi in una zona sempre più esigua si affollano e, quasi costretti, si immergono. L’acqua lenisce, accarezza, sorregge in tutti i casi rilassa. Finché rimane solo lei. Solo acqua. Solo mare.
Sfogliare questo libro silenzioso significa concedersi un momento di contemplazione, significa voler rivedere l’estate, ricordare il caldo del sole sulla pelle e il fresco impertinente delle onde. Su tavole beige il bianco abbagliante dei costumi, il nero delle teste e delle espressioni si imprimono piatti sulla spiaggia, eppure si sovrappongono e si modificano per suggerire rotondità, prospettive e spazi. L’azzurro del mare invece è irregolare con segni che tenacemente avanzano rigando il beige e conquistandolo: è l’oceano che si impossessa della sabbia. La deformazione visiva delle figure in acqua suggerisce questo dissolvimento delle figure che si armonizzano fin quasi ad assorbirsi nella natura. Bernardo Carvalho ha una naturalezza nel raccontare, nel descrivere e nel coinvolgere il lettore (straordinario lo sguardo in copertina!).
Il formato grande e flessibile del libro amplifica l’impressione di essere di fronte ad un oggetto vivo abbacinante eppure così accondiscendente.
Se volete prendervi un momento personale di pace, se volete rilassarvi ma siete costretti in casa da tempeste di neve, se le canzoni natalizie iniziano a stordirvi, nascondetevi da qualche parte e godetevi una giornata di sole. Oppure regalatelo regalerete molto più di un libro.
ehhhh infatti questo articolo ha 7 anni!!
Ciao Maria! Non si trova più nemmeno in Portogallo 😬
Grazie! è un libro bello bello!
hai fatto una recensione stupenda, sono andata a “rileggerlo” per vedere i particolari che mi erano sfuggiti o li avevo interpretati in un’altra maniera.