«Marion e Kevin si incontrano per caso e sembrano non avere nulla in comune. Lei è scontrosa e sbrigativa. Lui è un ragazzo introverso e insolito. Tutti e due si ritrovano a frequentare di malavoglia un laboratorio di poesia, tenuto da Simon, poeta gentile e vivace. È un lento avvicinamento, il loro, contrassegnato da incertezze, curiosità e dalla poesia che, inaspettatamente, si rivela lo strumento più semplice ed efficace per conoscersi e imparare a volersi bene. Dopo le iniziali timidezze, Marion e Kevin imparano a capirsi, a ridere insieme e a volersi bene». La descrizione della trama del libro di oggi, Dieci lezioni sulla poesia, l’amore e la vita di Bernard Friot, è esatta, precisa, eppure questo libro è molto, molto, molto di più. Quella decina di righe di trama nascondono una storia che si intreccia con la poesia in modo costitutivo: la storia di Marion e Kev è la trama, la poesia è l’ordito. In un equilibrio perfetto dove la poesia, appunto, non è solo l’inserzione emotiva a commento del filone narrativo principale, non è la frasetta inserita a chiosa della pagina (come le citazioni sulla Smemoranda!), la poesia è personaggio principale e attore nello svolgersi degli eventi. Nello stesso tempo le vicende di Marion e Kevin non sono pretesti accessori, sfruttati per camuffare un libro di attività sulla poesia. Marion, Kevin e la poesia, raccontano insieme una storia che è la loro storia, la storia del bisogno di ognuno di amare e vivere. Marion odia la poesia, ma ha pestato Lucas e ora è relegata a frequentare le 10 lezioni di poesia del centro estivo, Kev invece è obbligato da una tibia rotta: tutto incomincia così, casualmente. La narrazione esterna segue i due ragazzi, i loro compagni e le loro attività con Simon, maestro vero, capace di mostrare ciò che è bello per lui attraverso una proposta che diventa affascinante perché il cammino di scoperta è fatto insieme. 10 lezioni - che intestano altrettanti capitoli del libro - per addentrarsi nel mondo della poesia, dieci attività raccontate e vissute in prima persona e diversamente dai ragazzi, tra queste 10 “intervalli” ovvero 10 capitoli dedicati a ciò che succede fuori dall’aula. È evidente come maestri come Simon mettano alle strette: la poesia incontrata in poche ore di gioco e riflessione investe progressivamente la vita di Marion e Kevin che non si accontentano più di subire la vita, ma iniziano a pensare di volerla sentire, toccare, raccontare. La poesia letta da Simon, scelta in modo eclettico tra grandi autori e testi meno conosciuti si alterna alla poesia dei ragazzi, senza che vi sia alcun giudizio di valore (le citazioni colte sono recuperabili sono nelle note in fondo al testo), perché in fondo «La poesia non si sa cos’è, ma quando la incontri la riconosci. Jean L’Anselme». Avere coscienza dell’importanza di ciò che si sta facendo non permette di fuggire e anche la riottosa Marion si accorge dell’imponente occasione che la poesia, attraverso Simon, gli sta offrendo. I ragazzi sembrano trovare le parole e dunque iniziano a capire quello che sta accadendo loro: è questa l’evoluzione dei personaggi, ognuno tira fuori la propria umanità.

«Domani, morirò per te.

Oggi ho bisogno di te.

Ieri ho pianto con te.

Sei giorni fa ho sofferto per te.

Cinque giorni fa ho ballato con te.

Quattro giorni fa ho pensato a te.

Tre giorni fa ho riso con te.

Due giorni fa ho sognato te.

Ieri ho pianto con te.

Oggi ho bisogno di te.

Domani morirò per te.

“In quale verso si legge?” chiede Marion.

“Come l’hai letto tu. O cominciando dall’alto. È uguale. L’ho scritto partendo dal basso, ma è tornato al punto di partenza”

“Posso tenerlo? Lo metterò nella scatola”. Kev aspetta che Marion pieghi la striscia e la infili nella tasca dei jeans. Poi le sussurra: “L’ho scritto per te”».

La storia d’amore tra Marion e Kev è intensa, perché non è mielosa, perché non usa le poesie d’altri per raccontarsi, ma una poesia propria che nasce dalla «pipì di gatto» e arriva fino a:

«quando ti sei innamorato

per la prima volta,

tu ti sei sentito felice

anche per me».

Bernard Friot scrive scorrevolmente un romanzo per nulla semplice, ricco di dialoghi e citazioni, con una lingua equilibrata ed esatta, una sintassi semplice e un lessico curato.

Un romanzo pieno di speranza di dolore, di pianti, di ingiustizie, di amore, di poesia. Dai 9 anni (anche se io quest’anno ci lavorerò su con il mio gruppo di lettura di seconda primaria!).

P.S. le 10 lezioni sulla poesia, sono lezioni vere e proprie che Bernard Friot ha messo a disposizione di chiunque voglia usarle. Le trovate qui con l’invito a condividerle!

Dieci lezioni sulla poesia, l’amore e la vita
Bernard Friot - Janna Carioli (traduttrice)

181 pagine
Anno: 2016

Prezzo: 12,50 €
ISBN: 9788878744622

Lapis editore

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Commenti
2 Giugno 2018
Consigli di lettura per la futura terza. – La testa ben fatta

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