Stamattina, percorrendo in auto la strada che ci separa dal mare, tra le canzoni che i pargoli del sedile posteriore intonavano a squarciagola c’era una allegra canzone dello Zecchino d’oro che racconta, però, di una tragedia: un bambino-topino costretto a scappare, a lasciare la sua casa, le sue coperte, i suoi nonni… un bambino travolto dalla guerra. E io nella gioiosa atmosfera, inconsapevole e spensierata dei due quattrenni che mi accompagnano, pensavo, pensavo ai dolori e alle tragedie che in questi giorni costantemente occupano le pagine di giornali, telegiornali e socialnetwork.
Per questo vorrei parlarvi di un albo meraviglioso e imperdibile che ho incontrato poche settimane fa, di cui mi sono innamorata e che con una delicatezza, una trasparenza, un coraggio inaspettati parla del mondo, della bellezza e del brutto, della morte, della vita, della gioia e che riesce a tenere dentro tutto.
Nel mondo ci sono… di Benoit Marchon è un libro universale, nel senso che contiene il mondo e ne parla ai bambini: «ci sono bestioline, che zampettano … cani mattacchioni … innamorati che si abbracciano e si baciano … persone molto vecchie che ridono e si divertono … montagne che fanno il solletico al cielo … musiche che fanno diventare allegre le giornate tristi … persone che vivono quasi nude … persone che fanno la pace … bambini costretti a lavorare … artisti che rendono la vita più bella». Vorrei leggervelo tutto.
In libri descrittivi e poetici, come questo, il “rischio” è che la bellezza vinca su tutto (e, in fondo, io credo che la bellezza vinca davvero su tutto), però quando il dolore pervade la vista, l’inno al bello può sembrare teorico e astratto, perché nel mondo c’è anche il male – ce n’è dappertutto. Benoit Marchon non mette a tacere questa provocazione e di fronte ad una platea di piccoli lettori sceglie di parlare anche del male e del dolore: «ci sono malati che piangono … morti che vengono seppelliti pregando … neonati che hanno fame … animali tristi dietro le sbarre». Pagina dopo pagina sono il mondo e la storia che si svelano, che sono come i «monumenti vecchissimi che raccontano la lunghissima, bellissima, orribilissima storia degli uomini». Come quadri appesi su un muro bianco le illustrazioni di Robin rappresentano mute, ma vive, le didascalie dell’autore apposte in alto. Il tratto nero, movimentato ed espressivo descrive, i colori riempiono la tavola, creando anche giochi di luce ed ombre che rompono la possibile monotonia della sequenza. Se proprio vogliamo trovare un difetto, l’avvicendarsi dei quadri sembra non avere un ordine (ormai sono Blexbolex dipendente e cerco connessioni, richiami e strutture architettoniche perfette), ma di sicuro il susseguirsi apparentemente non programmato di bello, brutto, felicità e tristezza ricrea esattamente la vita così come è. Tuttavia manca un ultimo prezioso suggello a questa storia, che la rende non solo un catalogo, ma una storia con un senso. Perché nel mondo «ci sei Tu che scopri il mondo…», perché fra le guerre, il male, le gioie, la felicità ciò che fa la differenza sei tu. Sono le persone vive che cambiano il mondo, sono le persone vive che scoprono, vedono e si lasciano ferire dal bello e operano cercando la felicità.
È il tu che àncora il bello alla vita, anche nel dolore, per cui in questo libro c’è tutto.
Per noi è stata l’occasione di parlare dei nonnibis, di Manga, Neve e Olimpus (coniglio, cane, cavallo) in Paradiso, dei bambini che in Siria, Palestina e Israele vivono nella guerra, ma anche delle notti stellate e delle puzze (sì ci sono anche quelle! ve l’ho detto, c’è tutto!): «ci sono milioni di altre miserie, e milioni di altre meraviglie…».
Nel mondo ci sono…
Benoit Marchon-Robin
48 pagine
Anno: 2012
Prezzo: 13,50 €
ISBN: 9788866399384