Poesie di neve è un raccolta poetica sospesa e magnifica, sembra l’incarnazione libresca della neve.
Quello che l’illustratrice madrilena Estefanía Bravo intesse in queste pagine è un ricco ricamo che si intreccia con le parole della poetessa italiana Azzurra D’Agostino.
Parole e immagini hanno lo stesso peso all’interno del discorso poetico: le immagini stesse sono parte della poesia e raccontano al pari della pagine che contengono i versi.
«La neve ha cancellato
ogni imperfezione.
Lamiere rottami
fango asfalto
i piccoli tradimenti
le falle le crepe
segreti di ognuno:
tutto sta composto
come fosse uno»
I componimenti poetici si aprono e si chiudono all’interno di una doppia pagina in un’elegia corale, dedicata alla neve.
Le poesie sono indipendenti, ma connesse dal filo “bianco” della nivea tematica e certamente dalla sensibilità di autrice e illustratrice.
La neve è giudice super partes che copre e democraticamente azzerare ogni imperfezione, la neve è la possibilità di lasciare una traccia e vederla dietro di sé, la neve e fuggevole trasformista, leggera risata, spensierato gioco…
«Se la voglio stringere, si disfa.
Se la voglio pulire, si sporca.
Se la voglio cacciare, ritorna»
La voce della poesia e quella delle immagini si inseguono armonicamente; il ritmo binario emerge anche cromaticamente nel dialogo tra due colori (il color carta da zucchero e un tortora caldo) che dialogano nelle tavole, fungendo da partitura visiva.
Tra le illustrazioni grandi e piccoli dettagli quotidiani, si imprimono sulla carta immagini di scene quotidiane rubate (non si intercettano mai gli sguardi delle persone), ma anche un sovra testo illustrativo impersonato da un grande coniglio e una boule de neige: siamo dentro questo mondo incantato racchiuso dal vetro? Siamo fuori?
Il coniglio come uno spirito orientale appare e scompare tra le pagine e piccoli particolari non smettono di suggerirci che una magia naturale abiti queste pagine: tane si aprono nei risguardi, porticine fanno capolino dai tronchi degli alberi ma anche nei battiscopa delle case…
Una racconta una raccolta poetica leggera e pesante come la neve.
«E fa finta di niente, poi gli tira una palla di neve.
Che potente bellezza fare il mondo più lieve!»