Sono mesi che accompagna la messa a letto dei miei figli, la sera, una ninnananna che viene da lontano e che, come ogni testo “orale”, mantiene la sua freschezza, decennio dopo decennio.
Il testo di Tutto dormirà di Astrid Lindgren nasce negli anni ’80 come sigla per la serie televisiva di Bullerby e, grazie ad un adattamento musicale cantilenante e orecchiabile, divenne la colonna sonora della messa a nanna di tutti i bambini svedesi. Una vera e propria ninnananna popolare che solo nel 2017 diventa, in Svezia, un libro illustrato grazie alle illustrazioni di una delle artiste più legate alla storia di Astrid Lindgren: Marit Törnqvist.
Il lavoro di adattamento del testo, nel rispetto della musica originale, è stato fatto in modo davvero portentoso e tutto il team italiano (traduttrice, curatrice, cantante, musicista, compositore…) offre oggi al pubblico una versione che ha le stesse caratteristiche di musicalità e parole di quello svedese: è un testo che entra in testa con facilità e che si fa cantare con naturalezza (io mi ritrovo a canticchiarlo mentre la sera impasto il pane!).
Ma questa ninnananna entra nel bagaglio delle conte familiari non solo per una melodia gentile e cullante, ma anche per un testo e un lavoro illustrativo, che rendono il libro una vera gioia per gli occhi.
Marit Törnqvist sceglie un’ambientazione estiva matura, quando il sole dei primi di settembre arrossa velocemente e lascia un bagliore al tramonto che è preludio di un fresco alle porte: la luce è limpida, tutto sembra quieto, ma i colori stanno virando all’arancione, l’autunno si insinua in un brillio meno carico di calore, anche le ombre sono più cupe nel nero, non si alza più il caldo dalla terra…
«Dormi ora dormi, mio topolino / già va a dormire ogni bambino»
La voce della mamma accompagna il piccolo nel suo letto: siamo in una cameretta, c’è ancora luce, ma tutti i pupazzi già riposano sotto i loro lenzuolini e anche il bambino, sebbene ad occhi aperti, si rilassa con la testa sul cuscino.
Solo il gatto veglia: la sua giornata non è ancora finita.
La voce tranquillizzante della mamma, continua.
«Dormirà mamma e anche papà / perché la notte tra poco verrà / Perfino il gatto dormirà dovrà»
Tutto dormirà, tutto si riposerà.
Il viaggio delle parole racconta l’assopirsi lento del mondo che si abbandona alla notte e guarda i cuccioli, quelli delle mucche, delle pecore, dei cavalli che, come i bambini, animati da una sete di vita che li abbandona a fatica, ancora scalpitano, saltano…
Usciamo da casa con il gatto, nero come il carbone, e attraversiamo la campagna vasta e sconfinata, i pascoli, il limitare della macchia e il lago reso d’oro dagli ultimi raggi del sole e poi il bosco… lentamente il sole scompare, impercettibilmente la palette dei colori vira al blu, al viola, al bianco lattiginoso.
Il gatto, come un nume tutelare, passa e al suo passaggio stende un velo di calma: il suo passo felpato non fa rumore e il lettore si perde nel paesaggio, viene investito dalla bellezza della natura che si spegne lentamente, il sole gli dà quasi fastidio agli occhi, perde di vista il gatto che, però, c’è e continua a camminare.
Il testo si ripete e culla i suoi ascoltatori.
«Boschi e foreste, pascoli e prati /con gli animali dormon beati / La terra intera riposerà / perché la notte tra poco verrà. / E anche il gatto dormire dovrà»
Il viaggio circolare si chiude nella stessa cameretta dalla quale era incominciato e ci accorgiamo che quel quadro sul letto del bambino e quegli animali, placidamente abbandonati al sonno nei loro lettini di bambola, sono gli stessi che abbiamo incontrato nel nostro viaggio verso il sonno, quasi a suggerire che tutto il mondo sta in quella cameretta a far compagnia a quel bambino.
Una splendida e imperdibile ninnananna.
P.S. il testo è ascoltabile grazie a un QR-Code, incluso nel libro, ma lo memorizzerete subito!