Siamo onoratissimi di ospitare Valerio Vidali, illustratore italiano che oggi dalla sua finestra vede Berlino. È un veterano della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, per la quale è stato selezionato per la quinta volta, quest’anno insieme alla collega spagnola Violeta Lopiz. Con lei condivide la passione per la botanica: frutto del lavoro di entrambi sono le immagini selezionate che vedete sotto. Come spesso accade l’illustrazione è solo uno dei campi percorsi dal nostro ospite (guardatevi il Fisherman mobile…), che ama gli aquiloni e che noi oggi incontriamo attraverso uno dei suoi albi: Il regalo di Daniel Nesquens, edito dai Topipittori.

 

 

Cosa significa per te disegnare? 

È come un esercizio di meditazione, mi siedo alla scrivania e fisso un punto del foglio bianco cercando di far sparire la tentazione a procrastinare e le distrazioni che mi circondano.

In che modo lavori e cosa ami del suo lavoro?

Tecnicamente parlando cerco di utilizzare lo stile e le tecniche che a mio modo di vedere meglio si adattano al testo che sto illustrando, quindi cambio spesso di libro in libro.

Del mio lavoro amo la flessibilità e l’indipendenza, anche se poi per riuscire a concentrarsi ed essere produttivi è importante costruirsi una certa routine.

Il regalo è una storia per ringraziare i papà, perché anche se il protagonista è un bimbo che con tenacia e slancio concerta un piano per stupire il suo papà nel giorno del suo compleanno, in fondo tutta la storia è una celebrazione degli animi grandi di quei papà che sanno regalare ai propri figli un animo limpido. «A papà piacciono tanto le stelle. Esce in terrazza e resta lì a guardare il cielo nero, stellato»: quale regalo migliore per suoi quarant’anni che un telescopio? L’intero svolgimento della vicenda va dal pensiero del regalo alla sua consegna al papà, alla sera, ma in realtà in mezzo c’è molto, molto di più. C’è l’attesa, il desiderio di rendere felice l’altro, c’è la trepidazione e i baci, quelli alla mamma e quelli alla sorella, ci sono le carezze e poi c’è il tempo insieme fatto di mani e cacciavite, di grazie, tanti grazie, infine le stelle e la calma serena di chi è in pace con il mondo: «io non vedevo più niente, non sentivo più niente. Mi ero addormentato». Eppure il protagonista di questa storia non è il figlio, ma, a mio avviso, il padre.

È il papà che lancia nel mondo, nello spazio, fra le stelle i propri figli ed è quello che questo papà ha fatto. Mostrando le proprie passioni, mostrando il desiderio del cuore, la giovinezza dello sguardo, questo papà educa al bello, tramite quello che sembra un quotidiano esercizio di sguardo alle stelle.

Di questo ho voluto ringraziare mio marito, questo Natale: per la giovinezza fresca con cui indica al nostro Saverio che bisogna aspirare alle stelle, non meno.

Le illustrazioni di Valerio Vidali mi hanno colpito da subito per la particolare delicatezza. La linea sottilissima, la sovrapposizione di superfici piatte, come in un teatrino di carta, invitano ad indugiare sui contorni. L’unione della tecnica del collage e il tratto insistito e visibile vivificano le figure e nello stesso tempo regalano alle tavole la capacità di simboleggiare. La palette dei colori è delicata e tenue, ma intensa nei particolari, nel cielo, nelle stelle, nel buio; le campiture non sono mai uniformi ma decorate, vissute, segnate. Vi sono tavole di una poesia intensa, intima, toccante, poche ombre che si rincorrono di pagina in pagina segnano il respiro del sonno e del pensiero. Un artista profondamente poetico, sognante, leggero ed intenso, con una compostezza quasi ottocentesca tutta da scoprire.

Il regalo
Daniel NesquensValerio VidaliSilvana D’Angelo (traduttore)

32 pagine
Anno: 2010

Prezzo: 11,90 €
ISBN: 9788889210567

Topipittori editore
Anobii

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